Il “doppio lavoro” da parte dello chef non ha ingannato la polizia visto che sotto c’era ben altro: subito sono scattate le manette dopo anni di ricerche…
Sia chiaro: non c’è assolutamente nulla di male a compiere una seconda attività. Anche se questa vicenda è fin troppo diversa. Ci troviamo a St-Raphael, una piccola città balneare della Costa Azzurra (a metà tra Cannes e Saint-Tropez). Protagonista un uomo che faceva lo chef in un albergo importantissimo a cinque stelle. Fino a qui tutto normale direte voi. In pratica sì, in teoria assolutamente no visto che lo stesso è un camorrista.
Sì, avete letto bene. Si tratta di Antonio Cuozzo Nasti, latitante dal 2014 ed era affiliato al clan dei “Mallardo“. Dai colleghi e dallo staff dell’albergo si faceva chiamare Nunzio Palumbo. Aveva deciso di ricominciare da zero, con una seconda vita, ma dopo otto anni di latitanza la polizia ne è venuta a capo e lo ha arrestato. Adesso per lui lo aspetta il carcere dove dovrà scontare ben 5 anni e 9 mesi dietro le sbarre.
Ad avviare le prime indagini sono stati i carabinieri del nucleo di Giugliano grazie all’aiuto della polizia francese che sono riusciti a rintracciare il 56enne. Lo hanno arrestato mentre si trovava nel suo appartamento a Frejus dove viveva da solo. Al momento dell’arresto non ha opposto resistenza e si è consegnato ai poliziotti.
Adesso si trova nella prigione francese, in attesa dell’estradizione in Italia. Il suo nome rientra nella lista “Alleanza di Secondigliano”. Avrebbe dovuto scontare una pena di 16 anni di carcere: era stato condannato per rapina, ricettazione e porto illegale di armi. Ed è proprio per questo motivo che aveva fatto perdere le sue tracce fuggendosene in Costa Azzurra