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Natalizia: “Terza guerra mondiale? Il rischio c’è, ma la storia dice altro”

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Francesco Spagnolo

Gabriele Natalizia in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Non possiamo escludere un’avanzata importante della Russia nel Donbass”.

Il 9 maggio è alle porte e la guerra in Ucraina non sembra vedere vicino il suo finale. La redazione di Notizie.com ha contatto Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, per fare il punto della situazione.

Gabriele Natalizia in esclusiva a ‘Notizie.com’ sulla guerra in Ucraina

In questo momento sembrerebbe che siamo una fase preparatoria per quanto riguarda l’attacco in Donbass – ha detto Natalizia ai nostri microfoni – Mosca ha deciso di rafforzare il proprio esercito in termini di numeri, ma non siamo ancora di fronte ad una avanzata chiara. Non sappiamo se ci sarà nei prossimi giorni, ma non possiamo escludere anche in vista del 9 maggio. Siamo comunque davanti ad una situazione poco chiara anche per il bombardamento di notizie che arrivano dai due governi“.

Il coordinatore del Centro Studi di Geopolitica.info ha parlato anche della possibilità della terza guerra mondiale: “Il rischio non lo possiamo escludere. Se la guerra si internazionalizzasse, ci potrebbe essere quell’incidente di frontiera che porterebbe ad un conflitto. Ma dobbiamo anche guardare la storia e questa ci dice che da quando esistono due potenze nucleari una guerra non c’è mai stata. Il motivo? I costi sono così alti da rendere qualsiasi irrazionale qualsiasi obiettivo“.

“Gli Stati Uniti potevano avere il ruolo del negoziatore, ma…”

Per Natalizia gli Usa non possono assumere il ruolo di negoziatore in questa guerra: ecco perché © Ansa

Natalizia si è soffermato anche sulla possibile fine di questa guerra: “Non possiamo saperlo. Solitamente i conflitti terminano se si verifica una delle due condizioni: o qualcuno prevale sul campo di battaglia o emerge un negoziatore, una grande potenza che non solo mette le parti ad un tavolo, ma tramite accordi sottobanco riesce a convincerle a far finire il conflitto“.

Il problema è che gli Stati Uniti hanno perso ogni tipo di terzietà in questa crisi – ha aggiunto Natalizia – e soprattutto vogliono che il conflitto vada avanti per mettere la Russia in condizione di non poter dichiarare guerra a nessuno. Quindi l’unica è la Cina. Ma Pechino non ha mai avuto questo ruolo e potrebbe convincersi a farlo solamente quando è sicura di arrivare ad un risultato. Altrimenti rischia un insuccesso e, oltre ad essere un grave danno di immagine per una potenza come la Cina, non lo potrebbe più fare in futuro”.

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