Usa, Trump inizia la sua scalata verso le elezioni di mid-term?

Il Tycoon sembra più determinato che mai a tornare al centro della scena con le prossime elezioni di mid-term, grazie anche ai suoi candidati che si sono imposti alle primarie repubblicane. 

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(Ansa)

Mentre il consenso verso il presidente democratico Joe Biden continua a vacillare, nonostante il tentativo di rialzare la testa con una politica aggressiva nei confronti della questione ucraina e con l’invito alle urne per votare contro i giudici della Corte Suprema che stanno per smantellare la sentenza sull’aborto libero negli Usa, Donald Trump incalza e continua la sua corsa verso le prossime elezioni di metà mandato.

I candidati repubblicani filo-Trump si sono infatti imposti alle primarie in Ohio senza particolari problemi, confermando in questo modo la forza ancora ben presente dell’ex presidente Usa. Ad aggiudicarsi le primarie per la Camera è stato infatti l’ex consigliere del tycoon Max Miller, mentre invece JD Vance, l’autore del successo editoriale “Hillbilly Elegy”, ha vinto le elezioni per il Senato.

La vittoria che potrebbe lanciare la candidatura di Trump

La vittoria di Vance, 37enne, è poi particolarmente importante perché alle elezioni del prossimo novembre si scontrerà con democratico Tim Ryan per sostituire il repubblicano Rob Portman. Si tratta di una delle sfide considerate chiave per il controllo del Senato. Il democratico ha infatti vinto con distacco nelle primarie democratiche la legale progressista Morgan Harper e il manager di information technology Traci Johnson, utilizzando toni duri e decisi contro la Cina, sull’insolito tema della manifattura.

Tuttavia analisti e osservatori sostengono che la vittoria di Vance rafforzerà la posizione di Trump nel partito repubblicano, che non ha ancora annunciato la sua candidatura per il 2024. La vittoria in Ohio potrebbe tuttavia segnare il passaggio che convincerà Trump all’annuncio.

Vance infatti si trovava in un primo momento in difficoltà contro i suoi sfidanti Josh Mandel e Mike Gibbons, ma l’appoggio di Trump arrivato lo scorso 15 aprile lo ha fatto subito involare verso la rimonta prima e poi verso il successo. Facendo considerare quella di Trump come una prima grande scommessa vinta, in quella che ha descritto come una vera e propria “battaglia per l’anima” dei repubblicani contro l’establishment. 

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