L’attaccante del Milan si confessa e svela un curioso retroscena dell’anno scorso proprio nei giorni caldi dall’arrivo dal Chelsea
Quando tutto sembra scritto e invece ecco che interviene qualcuno da lassù e fa cambiare idea e destino. E’ il caso di Olivier Giroud che, in un certo senso, ancora ringrazia che tutto sia andato in quel modo. Ed è lui stesso a raccontarlo in una intervista che uscirà integralmente nelle prossime ore sull’Equipe. Parole che fanno capire diverse cose, anche e soprattutto la volontà da parte dell’attaccante ex Chelsea di scegliere la sponda rossonera. Una decisione più che azzeccata, visto l’andamento del calciatore e considerando per cosa sta lottando da quando è in Italia. “Il Milan è stata la ciliegina sulla torta della mia carriera. Ero vicino all’Inter, ma Dio ha fatto bene le cose. Il Milan è sempre stato il mio sogno in Italia, è un grandissimo club”
Parole e musica per i tifosi milanisti che stanno sognando di riconquistare il titolo di campioni d’Italia e il francese di questa cavalcata è stato comunque un gran protagonista. Di gol in campionato ne ha fatti 9, non tantissimi, considerate le partite giocate, ma realizzazioni tutte pesanti. Come non ricordare la doppietta all’Inter nel derby di ritorno. Due gol che hanno probabilmente cambiato la storia del campionato del Milan di Pioli.
Le frasi di Olivier Giroud faranno sicuramente piacere ai sostenitori di fede rossonera. Al Milan è arrivato l’estate scorsa grazie ad un accordo col Chelsea per un milione di euro cash, più un altro milione che verrà versato a giugno di quest’anno, a seconda degli obiettivi che raggiungerà la squadra di Pioli a fine campionato. In Inghilterra sostengono che se il Milan dovesse vincere lo scudetto, di milioni sarebbero due, ma non ci sono conferme.
Riguardo alle dichiarazioni rese all’Equipe, mostrando amore eterno al Milan, c’è da dire che l’anno scorso disse qualcosa di diverso, meno astioso nei confronti dell’Inter, ricordando cosa avvenne a gennaio del 2020. “Ero al Chelsea, non stavo male, ma volevo giocare di più. Su di me si avvicinarono Inter e Lazio, ma anche il Tottenham. Entrambe le squadre italiane erano quelle più convinte di prendermi e io avevo accettato tutte e due le destinazioni, a patto che il Chelsea trovasse il migliore accordo, avevo capito che sarei andato all’Inter alla fine e non era dispiaciuto, ma poi all’ultimo Lampard disse di noi e rimasi ancora a Londra….”.