L’ex difensore dello United e della Juventus attacca pesantemente il tecnico spagnolo dopo l’eliminazione dalla Champions
“Il Manchester City si è ca**ato sotto”. Patric Evra non usa mezzi termini e critica aspramente il club inglese, il suo allenatore Guardiola e, di riflesso, anche il Paris Saint Germain. L’Ex terzino dello United e della Juventus è durissimo dopo la sfida tra il Real Madrid e gli inglesi. Era a bordo campo al Santiago Bernabeu ed ha assistito dal vivo al suicidio del City e al trionfo di Carlo Ancelotti.
Evra era uno degli inviati di Amazon Prime Video: ha curato il pre partita e tutti i commenti post gara e al termine della sfida se l’è presa con l’atteggiamento del Manchester City e con il suo allenatore. “Il City se l’è fatta addosso (parole, come potete verificare dal video al termine del pezzo, accompagnate da una pernacchia che lascia intendere cosa volesse dire ndr) è la verità. Sono traumatizzati. Mi ricordano il PSG: sono dei club basati sui soldi. Anche il Real Madrid ha i soldi, ma dietro ha una storia. Loro soltanto i soldi e i giocatori vanno a giocare lì solo per quel motivo. Poi vincono i campionati, certo, ma un calciatore sceglie di andare al Manchester City soltanto perché ti offre di più”. Entrambi i club hanno deluso le aspettative e sono stati eliminati senza troppe storie dal Real Madrid: i parigini agli ottavi di finale, gli inglesi in semifinale. In entrambe le sfide Ancelotti ha portato a casa la qualificazione al Bernabeu, rimontando la sconfitta patita all’andata.
Evra ha poi puntato l’indice direttamente su Guardiola: per l’ex terzino il tecnico psagnolo avrebbe evidenti limiti. “Il City ha bisogno di leader, ma Guardiola non vuole leader. Non vuole personalità. È lui il leader. Per questo quando sono in difficoltà – ha concluso l’ex juventino – non hanno qualcuno in campo che li aiuti. Lui sceglie le sue squadre così, non può allenare persone con personalità. Lo ha fatto al Barcellona, ma lui costruisce la sua squadra per controllare tutti. Quando le cose vanno male, decide sempre lui”.