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Cronaca

Giro d’Italia al via: i favoriti, le tappe da seguire e gli italiani

Published by
Paolo Colantoni

Al via l’edizione numero 105 del Giro d’Italia. Ecco le tappe più importanti, i favoriti per la vittoria finale e gli italiani al via

Il Giro d’Italia numero 105 parte ufficialmente dall’Ungheria. Con i 195 km della tappa Budapest-Visegrad prende il via un’edizione particolarmente enigmatica, senza un vero e proprio favorito e dove le sorprese sembrano dietro l’angolo. Da una parte Carapaz, vincitore del Giro di tre anni fa, Yates, Dumoulin e Bardet, dall’altra una serie di possibili outsider che potrebbero uscire allo scoperto nel giro delle tre settimane di gara.

Le tappe da seguire

Per la 14esima volta nella storia, il Giro d’Italia parte dall’estero: il via sarà dato dalla capitale ungherese: il primo arrivo sarà sul Castello di Visegrad, con una pendenza del 5%, che potrebbe favorire azioni negli ultimi chilometri da parte dei finisseur che vogliono anticipare la volata; l’unico vero motivo d’interesse della tre giorni ungherese. Ben diversa la prima tappa “italiana” del 10 maggio, quando la carovana raggiungerà l’Etna per la prima salita. Le grandi montagne (dopo la frazione di Potenza del 13 maggio e l’arrivo a Blockhaus due giorni dopo), sono attese nella coda: la salita di Cogne del 22 maggio, il Mortirolo del giorno dopo, l’arrivo al Lavarone del 25 maggio e poi il tappone (probabilmente decisivo) del 28 maggio, con il Pordoi (Cima Coppi) e la Marmolada.

Tappe che diranno la verità e sveleranno le carte in mano ai favoriti. Mancheranno campioni del calibro di Pogacar, Roglic e Bernal, ma il roster è comunque pieno di numeri uno. Carapaz (trionfatore a sorpresa nel 2019), resta l’uomo da battere. Alle sue spalle Dumoulin (vittorioso nel 2017) che però potrebbe essere penalizzato da una forma non eccellente e dai pochi chilometri a cronometro. Occhio a Landa (sul podio nel 2015) e al portoghese Almeida (quarto nel 2020), ma soprattutto a Simon Yates, che dopo il terzo posto dello scorso anno punta con forza alla conferma. Tra gli evergreen c’è sempre Valverde che, nonostante i 42 anni, ha voglia e condizione per provare a lasciare il segno.

Gli italiani

E i nostri?  Saranno 45 gli italiani al via. Mancheranno Ganna (per scelta) e Colbrelli (per necessità). Il primo sta preparando il Tour, il secondo è stato bloccato da problemi cardiaci.  Il nostro portabandiera sarà Vincenzo Nibali, che ha già portato a casa due edizioni del Giro (2013 e 2016). Ma pensare che possa avere lo smalto per reggere tre settimane di corse è quasi impensabile. Molto più concreta la possibilità che possa concentrarsi sulla vittoria di tappe prestigiose. Riflettori puntati su Ciccone, che nel 2019 ha lottato per la classifica ed ha indossato la maglia gialla al Tour de France. Occhio anche a Fortunato, all’eterno Pozzovivo e a Consonni, il nostro uomo di punta per gli arrivi in volata.

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Paolo Colantoni