Gianluigi Paragone è ritornato sul ‘Tempo’ ad attaccare Speranza e l’Unione Europea sul Green Pass. L’ex pentastellato ha criticato anche il governo italiano per la linea decisa sulle mascherine.
La proroga fino al 2023 del Green Pass decisa dal Parlamento Europeo sta facendo molto discutere. Sono diverse le persone (e i politici) che hanno criticato questa scelta e tra loro anche Gianluigi Paragone, da sempre contrario alle decisioni prese dall’esecutivo per contrastare la pandemia.
L’ex pentastellato in un articolo pubblicato su Il Tempo ha parlato di “follia del Green Pass” e di “Italia ed Europa unite nelle restrizioni liberticide“. Secondo Paragone “il governo italiano seguirà la linea adottata dal Parlamento europeo, aggiungendo i soliti impegni da marinaio”.
“Il Green Pass – scrive ancora il leader di Italia Exit nel suo articolo – è lo strumento su cui stanno costruendo la società del controllo, un controllo a fin di bene, un controllo contro gli evasori e i cattivi che non rispettano le regole. Prorogando il controllo della certificazione verde, l’Europa è passata dall’eliminazione dei confini al confinamento dei cittadini. A settembre si ritornerà alla distinzione tra vaccinati e non“.
Non solo il Green Pass. Paragone in questo pezzo è ritornato a criticare duramente anche il governo italiano sulle mascherine. “La ratio sanitaria, medica o scientifica della proroga in alcuni luoghi non è dato saperlo – si legge nell’articolo dell’ex pentastellato – così ha deciso Speranza e il resto della maggioranza. Come se ciò non fosse bastato, la presa in giro si è alzata di livello con la raccomandazione che è diventata obbligo sul lavoro sia al chiuso che all’aperto“.
Parole che confermano la posizione di Paragone su Green Pass e mascherine. L’ex pentastellato, come detto anche in altre occasioni, non condivide la linea adottata dal governo e in questo articolo ha criticato duramente le decisioni prese dal ministro Speranza e dal resto dell’esecutivo su mascherine e Green Pass.