Il tecnico serbo ha lasciato l’ospedale da meno di due giorni ed è subito tornato a Casteldebole dai suoi ragazzi.
Sorrisi, abbracci, anche qualche lacrima. Il ritorno di Mihajlovic a Casteldebole non poteva passare inosservato. Il tecnico del Bologna, dopo aver passato una giornata in compagnia della famiglia e degli affetti più cari, è tornato dai suoi ragazzi per dirigere l’allenamento in vista del match di campionato contro il Venezia. Dimesso lunedì dal Policlinico Sant’Orsola, dopo un ciclo di cure in seguito alla ricaduta della malattia, Sinisa è tornato in pista.
Anche senza di lui in panchina il Bologna ha ottenuto risultati importanti. La malattia del serbo è stato uno stimolo in più per i calciatori, che hanno dato tutto in campo. Nelle ultime cinque partite i rossoblu sono l’unica squadra imbattuta in Serie A insieme a Milan e Torino. Anche per questo motivo Mihajlovic ha vinto il premio come miglior allenatore del campionato nel mese di aprile.
I suoi calciatori hanno voluto organizzare una grigliata per dargli il bentornato. Bellissimi gli scatti pubblicati sul sito ufficiale del Bologna, che testimoniano l’affetto e la vicinanza che i ragazzi hanno avuto nei confronti del loro allenatore. Dopo la clamorosa vittoria dello scorso 27 aprile contro l’Inter, i giocatori avevano fatto visita a Mihajlovic che si era affacciato dalla finestra del Policlinico Sant’Orsola.
Mihajlovic ha parlato con tutti, si è fermato a scherzare con il figlioccio Arnautovic e ha fatto gli auguri a Skorupski – che ha compiuto 31 anni – grande protagonista nello 0-0 di domenica scorsa all’Olimpico contro la Roma. “Il mister non mi dice mai che ho giocato bene, ma io lo capisco da un suo sguardo“, aveva raccontato il portiere dopo il match con i giallorossi.