A Salerno è accaduto un fatto che ha dell’incredibile: un insegnante ha deciso di far svolgere un’attività diversa dal solito ai suoi alunni
La vicenda che sta facendo discutere si è consumata a Salerno e ha dell’incredibile in quanto non accade tutti i giorni, anzi. Un insegnante ha deciso di dare un ‘compito’ diverso ai suoi alunni: niente letture, esercizi, dettati o problemi da risolvere. L’attività in programma aveva a che fare col calcio. In particolare riguardava la Salernitana.
Proprio così, il docente in questione ha pensato di dedicare la sua ora a delle preghiere. Che però non hanno a che fare con la religione, bensì con lo sport più seguito al mondo. In una scuola elementare di Salerno, Matteo Mari ha commissionato agli alunni di pregare per la salvezza della Salernitana. Squadra che sta facendo sicuramente entusiasmare i suoi tifosi visti i risultati ottenuti ultimamente con mister Nicola: sembrava un gruppo già retrocesso, invece ora la situazione appare meno complicata, motivo per il quale anche la piazza salernitana si sta sicuramente appassionando di più al finale di stagione.
Insegnante-tifoso, i provvedimenti presi dalla scuola
Tale azione però non è passata inosservata e duri sono stati i provvedimenti richiesti per il maestro. Il docente, reo di aver mischiato sacro e profano, è stato richiamato dalla scuola. L’episodio è stato reso noto, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, attraverso un video che doveva girare solo nelle chat interne, ma che invece in poco tempo è diventato virale scatenando numerose polemiche.
Di conseguenza è scattata, quasi inevitabilmente, l’indagine degli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale. La reazione però della preside della scuola Mirella Amato e delle famiglie è stata decisamente diversa. “Si tratta di un momento gioioso post-Covid per i nostri bambini“, è stato proprio questo il commento più gettonato. Nella clip in questione il maestro-ultrà invita la classe a cantare cori da stadi, aggiungendo lui stesso la richiesta: “Affinché questa volta la Salernitana vinca senza farci soffrire”. La dirigente della scuola è rimasta sicuramente sorpresa dall’accaduto, ma non condanna il gesto: “Gli va riconosciuto lo sforzo di creare gruppo, sostenendo la crescita di un sano fair play nelle giovani generazioni“.