Allarme Bancomat, la cifra che non deve essere mai prelevata

L’orientamento è quello di un Paese in cui i contanti vengano utilizzati sempre meno, anche per monitorare e controllare meglio l’evasione fiscale. Per questo motivo i prelievi saranno utilizzati dal Fisco per tenere d’occhio dei movimenti sospetti e rivelatori ai attività anomale

L’Italia si sta muovendo gradualmente verso un sistema sempre più cashless, così come accade nei Paesi nordeuropei in particolare e più in generale nelle economie più avanzate. Sostanzialmente si tratta di un abbandono del denaro contante in favore dei pagamenti con carta, tendenza confermata peraltro dalla stretta che entrerà in vigore da giugno relativa ai Pos: a partire dal prossimo mese, infatti, i commercianti non potranno più rifiutarsi di accettare il pagamento con carta, pena una multa salata.

Bancomat
Controlli serrati del Fisco per i prelievi al bancomat (Ansa)

Un movimento che sarà importante anche per combattere l’evasione fiscale, perché il prelievo di denaro contante diventerà sempre meno frequente e, di conseguenza, più sospetto. I controlli del Fisco si concentreranno proprio sulle tappe al bancomat delle persone, per monitorare eventuali movimenti sospetti e attività non coerenti con le effettive necessità di pagamento, tali da nascondere eventualmente riciclaggio e, appunto, evasione fiscale.

Bancomat, controlli del Fisco

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Meglio evitare di prelevare grandi cifre a distanza ravvicinata (Ansa)

Il governo negli ultimi anni ha dato un grande potere al Fisco sotto questo punto di vista, affidandogli lo strumento della “super anagrafe dei conti correnti” per avere accesso a ogni genere di informazione a essi collegata. Di conseguenza, un utilizzo troppo frequente del bancomat, anche se effettuato in buona fede, vi potrebbe far ritrovare senza neanche accorgervene a contatto con il Fisco. E lo stesso discorso vale per i prelievi diretti in banca, allo sportello, visto che qualora si decida di ritirare più di 10mila euro (anche se con operazioni diverse) in un mese, l’addetto potrà chiedere l’uso che si intende fare di tale somma, avviando di fatto una serie di controlli che potrebbero portare, anche in questo caso, a un’indagine da parte dell’agenzia delle entrate.

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