I talebani rispolverano una legge che da venti anni era stata seppellita e che riporta le donne afghane indietro di 20 anni
Un passo indietro preoccupante. Una decisione che riporta l’Afghanistan in una situazione di arretratezza e di difficoltà. Un ritorno al passato lungo venti anni, che riporta il Paese a rivivere situazioni e imposizioni che sembravano ormai lontane e dimenticate. Ma dall’addio delle truppe americane, la situazione è cambiata. In peggio.
L’annuncio dei talebani ha sorpreso tutti: è stato infatti imposto a tutte le donne afghane di indossare il burqa in pubblico. Lo ha annunciato il ministero del vizio e della virtù. La mossa ha riportato alla memoria le restrizioni ai diritti delle donne varate in precedenza dai talebani tra il 1996 e il 2001. “Vogliamo che le nostre sorelle vivano con dignità e in sicurezza”, ha affermato Khalid Hanafi, ministro ad interim dei vizi e delle virtù. Indossare il velo “è necessario per tutte le donne afghane dignitose e il migliore è il chadori (il burqa dalla testa ai piedi) che fa parte della nostra tradizione ed è rispettoso“, ha affermato Shir Mohammad, funzionario del ministero del vizio e della virtù. Il decreto aggiunge che, se le donne non avevano in precedenza un lavoro importante, è meglio che restino nella loro abitazione: “I principi islamici e l’ideologia islamica sono più importanti per noi di qualsiasi altra cosa”, ha detto Hanafi.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Gli Usa sono “estremamente preoccupati” dall’erosione dei diritti delle donne in Afghanistan, dopo che i talebani hanno reintrodotto l’obbligo di burqa in pubblico. “Siamo estremamente preoccupati dal fatto che si stiano erodendo i diritti e i progressi conquistati e goduti dalle donne e delle ragazze e afghane negli ultimi 20 anni”, ha detto un portavoce del dipartimento di stato, aggiungendo che Washington e i suoi partner internazionali “restano profondamente inquietati dai recenti passi dei talebani verso donne, comprese le restrizioni sull’educazione e sui viaggi”.
In Italia si sono espressi diversi leader politici. In primis Giorgia Meloni: “In Afghanistan ritorna l’obbligo per le donne di indossare il burqa in pubblico: venti anni di diritti e conquiste cancellati. Il regime dei talebani riporta indietro le lancette della storia: questa decisione dovrebbe far riflettere l’amministrazione Biden che ha voluto un disimpegno che si sta rivelando un vero fallimento sotto tutti gli aspetti. Onore e solidarietà a tutte le donne afghane che continuano a battersi per la loro libertà. Fdi sarà al loro fianco in questa battaglia di civiltà“. Critiche anche dal centro sinistra: “Obbligo di burqa imposto dai talebani. Il peso della nostra sconfitta”. Lo ha scritto su Twitter il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni commentando la decisione dei sedicenti studenti coranici al potere in Afghanistan, accompagnando il messaggio con una foto di donne coperte dal burqa.