Un uomo è stato ucciso a botte a Vanzaghello, in provincia di Milano. Gli inquirenti al lavoro per ricostruire meglio quanto successo e risalire all’identità dei responsabili di questo omicidio.
E’ giallo sulla morte di un uomo a Vanzaghello, in provincia di Milano. Il cadavere è stato rinvenuto nelle prime ore di sabato 7 maggio da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno immediatamente chiamato il 112.
Sul posto sono arrivati i sanitari, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, e gli agenti di polizia del commissariato di Busto Arsizio. La Procura, intanto, ha aperto un’indagine per omicidio e autorizzato l’autopsia sul corpo dell’uomo per cercare di risalire all’identità della persona ed accertare le cause della morte.
Dalle prime informazioni, riportate da La Repubblica, la vittima potrebbe essere un giovane tra i 20 e i 30 anni di origine magrebina. Ma da parte degli inquirenti si preferisce mantenere comunque il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle certezze.
La ricostruzione
Gli inquirenti sono al lavoro anche per ricostruire meglio quanto successo. La vittima presentava il volto tumefatto con segni di bruciatura (molto probabilmente provocate da una sigaretta), gambe spezzate, pile poggiato sui pantaloni.
Dalle prime ipotesi si pensa ad una aggressione in un luogo diverso per poi abbandonare il cadavere in questa piazzola di sosta. Ma sarà l’autopsia a dare delle indicazioni più chiare anche sulle cause del decesso.
Gli investigatori, almeno in questa prima fase dell’indagine, preferisce non escludere nessuna ipotesi anche se la pista più accreditata resta quella di un regolamento di conti. La zona, infatti, è molto conosciuta per le frequentazioni di tossici e spacciatori e per questo si pensa ad una vendetta nel mondo dello spaccio.
Naturalmente delle risposte certe le si avranno solamente dopo aver identificato la vittima che, come detto in precedenza, potrebbe essere di origine magrebina ed avere tra i 20 e i 30 anni. Il condizionale è d’obbligo visto che non c’erano documenti e fino a questo momento non si conosce la sua identità.