Password, alcune non dovresti mai usarle: una è la più comune

C’è che ne cambia una per ogni account da proteggere e chi usa sempre la stessa per qualsiasi cosa: gli attacchi hacker nell’ultimo periodo sono diventati però sempre più frequenti ed è meglio scegliere parole chiave a prova di tentativi di frode

Il nome del cane, della mamma, del figlio, la data di nascita, la squadra del cuore accompagnata da un numero simbolico e così via. Ognuno ha la sua password preferita, quella di riferimento per i propri abbonamenti, per le sottoscrizioni e così via. I più temerari e precisi riescono a metterne una per ogni differente sottoscrizione (in questo caso diventa inevitabile avere una sorta di libro nero delle parole chiave da tenere sempre con sé), i più sfaticati e smemorati usano invece sempre la stessa, mettendosi però a forte rischio di un attacco hacker.

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La password deve essere scelta sempre con estrema cura (Ansa)

Dipende dalle diverse correnti di pensiero, ma anche dal valore dei contenuti criptati. Di certo c’è che ogni volta, quando appare il messaggio “password errata”, inizia la caccia alla mail, al fogliettino di carta o la cartella nel proprio telefono o pc in cui ci si è appuntati (perché ce la siamo appuntati, vero?) quella password.

La password più comune in assoluto

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Un metodo alternativo di difesa dei propri dispositivi (Ansa)

Altri, per evitare alla base il problema, scelgono la più semplice e facile in assoluto, come svelato dal Centro Nazionale per la Cybersecurity del Regno Unito in occasione del World Password Day, una ricorrenza nata proprio per ricordare l’importanza di adottare precauzioni di sicurezza quando si naviga sul web. All’interno di questo contesto è stato infatti rivelato che a oggi la parola chiave più usata in assoluto resta sempre lei, la classica “123456”. Va da sé, però, che scegliere questa equivalga quasi a non mettere niente tanto è facile indovinarla per i malintenzionati. Non una decisione così saggia, anche perché – come riportato dal Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica – solo nel 2021 sono stati registrati 2.049 attacchi informatici gravi, per un aumento di circa il 10% rispetto ai dati rilevati nel 2020. Insomma, meglio avere un po’ più d’inventiva…

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