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Cronaca

Comunicazione No Vax e la voglia di trovare un colpevole

Published by
Francesco Spagnolo

In Italia sembra essere finita la caccia al colpevole, ma in questi mesi in molti erano alla ricerca dei No Vax e di chi non rispettava le regole.

In queste settimane il Covid non è più all’ordine del giorno come argomento, ma sicuramente gli ultimi due anni sono stati caratterizzati fortemente dal virus e dalla caccia del colpevole.

La comunicazione contro i No Vax e la caccia ai colpevoli in Italia © Ansa

Sicuramente, da quando sono arrivati i vaccini, ma anche prima, sono state diverse le persone che sono andati a trovare il connazionale che non rispettava le regole date dal Governo e che doveva essere circoscritta o punita. Misure che, in realtà, non sempre erano chiare e, in alcuni casi, erano troppo dure rispetto al fatto compiuto.

Settimane e mesi, quindi, con un Paese diviso in due. Una spaccatura che in realtà non è stata provocata dagli italiani, ma spesso da una comunicazione del Governo ricca di lacune e e sbagliata. Sicuramente questo ha portato più danni che benefici considerando che, come detto in precedenza, in molte occasioni si è trattato di regole sbagliate e con davvero poco senso.

Dal no-Covid al no-Vax: quando in Italia si cerca il colpevole

Diverse le proteste in Italia contro il vaccino e le regole decise dal Governo © Ansa

Le immagini dei poliziotti che rincorrevano una persona da sola sulla spiaggia durante il lockdown hanno fatto il giro del mondo. Ma non possiamo non menzionare tutti i controlli e le sanzioni fatte durante il Natale 2020 per le segnalazioni arrivate dai vicini su un numero maggiore di persone del consentito.

Tutti episodi che confermano come in Italia in quel periodo c’è stata soprattutto una caccia al colpevole più che trovare una soluzione su come uscire dall’emergenza. Ma, come detto in precedenza, la spaccatura all’interno del nostro Paese, successivamente aumentata con i vaccini, è stata procurata da una comunicazione sbagliata da parte del Governo e da regole in alcuni casi eccessive.

Misure non facilmente comprensibili che continuano ancora oggi con le mascherine al chiuso. E’ arrivato il momento, forse, di avere quel coraggio che è mancato e far ripartire il Paese per farlo ritornare a quella normalità che manca da due anni.

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Francesco Spagnolo