Gas, Confindustria calcola gli aumenti dall’epoca pre Covid: cifre enormi

Confindustria ha calcolato il prezzo del gas nel primo trimestre 2022 e il confronto con l’epoca pre Covid è allarmante: aumenti record.

Una cifra in percentuale che dà la dimensione di quanto in pochi anni il prezzo del gas sia volato alle stelle. Il Centro studi Confindustria ha calcolato i prezzi del gas nell’epoca pre Covid confrontandoli con quelli del primo trimestre del 2022.

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Gas, aziende e cittadini in difficoltà (AnsaFoto)

Il dato registrato è allarmante. Ad Aprile il prezzo medio del gas naturale è stato del 698% più alto rispetto al periodo precedente allo scoppio della pandemia. Per quello del petrolio in mare invece si registra un più 56%. Numeri che danno la dimensione di quanto la crisi sia forte e impattante per le famiglie e per le aziende. Il Centro studi Confindustria ha inoltre analizzato approfonditamente le cause di questi aumenti, effettuando anche una previsione per i mesi futuri che non lascia ben sperare.

Gas, prezzi alle stelle: Confindustria analizza cause e fa una previsione

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Crisi del gas, Confindustria fornisce dati allarmanti (AnsaFoto)

I numeri non lasciano spazio alle interpretazioni e fotografano un momento di crisi durissimo. Gli aumenti sono infatti determinati in primis da un calo nella produzione pari all’1,6% rispetto al primo trimestre del 2021, dovuto anche all’aumento delle risorse energetiche. Nel trimestre in corso la percentuale si alza almeno al momento fino ad un -2,5% che non lascia presagire una inversione di rotta. 

A frenarla è infatti anche una serie di aumenti che rappresentano un ostacolo non da poco per le aziende. I rincari sulle materie prime e la difficoltà nel reperirle rappresentano fattori già molto influenti nel periodo prima del conflitto. La guerra ha poi creato un ulteriore ostacolo che fra prezzi più elevati, consegne più lunghe e problemi nella produzione, sta creando un ulteriore e pesante freno alle attività.

Impensabile quindi che con questi fattori si potesse registrare una prospettiva di crescita nell’economia italiana che fa i conti con un allarme altissimo, con misure messe in campo per gestire un periodo delicato ma con dubbi sulla possibilità che possano bastare ad invertire un trend preoccupante.

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