Greta Gila, l’ex Miss Ungheria racconta la sua (dis)avventura in Italia

L’arrivo in Italia non se lo potrà mai dimenticare. Non in fattore positivo, ovviamente, visto che Greta Gila ne ha dovute subire parecchie. Tanto è vero che ha attraversato anche momenti difficili, anche se assolutamente non per colpa sua

Greta Gila, l'ex Miss Itaia racconta della sua disavventura in Italia
Greta Gila (screenshot video YouTube)

Arrestata per errore, ma quei due mesi e mezzo di vita persi nessuno glieli potrà mai più restituire. Si ritorna a parlare della vicenda che ha visto come vittima ingiusta Greta Gila. Famosissima nel suo paese visto che si tratta dell’ex Miss Ungheria. Il suo arrivo in Italia, però, non è stato assolutamente die più fortunati. Per lei, ad attenderla, c’erano le manette? Il motivo? Sospettata di essere una corriere di droga.

Peccato che lei, questo ambiente, non lo abbia mai frequentato e non sa nemmeno di che cosa si tratti. Il tutto si verificò in un albergo di Fiumicino nel 2019. La Corte d’Appello, qualche mese più tardi, la scagionò da ogni accusa: “Collaborativa e senza alcuna negligenza“.

Anche se, come riportato in precedenza, è stata ingiustamente detenuta dietro le sbarre per due mesi e mezzo. Le hanno dato anche 22.200 euro come indennizzo, ma quel periodo della sua vita non potrà mai essere comprato con i soldi visto che nessuno le potrà mai dare il tempo che ha perso ingiustamente in carcere.

Greta Gila arrestata per sbaglio: la nuova vita dell’ex Miss Ungheria

Greta Gila, l'ex Miss Itaia racconta della sua disavventura in Italia
Greta Gila (screenshot video YouTube)

Aveva effettuato lo scalo per dirigersi a Tokyo per un servizio fotografico. Dopo aver cenato con un emissario dell’agenzia era stata raggiunta in camera da una collaboratrice dell’uomo. Quest’ultimo, però, aveva con sé ben 11 chili di cocaina. Era stato pedinato, per tutto il tempo, dalla Guardia di Finanza che non l’ha perso d’occhio neanche per un minuto.

Nonostante avesse ripetuto più volte di non saperne nulla, la ragazza viene arrestata. Per 74 giorni, da marzo a giugno del 2019 rimane in carcere. Per sei mesi, però, doveva rimanere obbligatoriamente in Italia con l’obbligo di firma. Prima ha lavorato in un pub e poi in un negozio di moda prima di ritornare in Ungheria. Anche se ha deciso di dire addio in maniera definitiva al mondo della moda.

 

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