Ripresa importante per gli investimenti esteri. Nel 2021 sono stati registrati numeri da record. Ma si teme l’effetto guerra.
Dopo un anno molto complicato a causa della pandemia, gli investimenti esteri nel 2021 hanno segnato dei numeri importanti. Secondo quanto riferito da La Repubblica, il totale delle aziende di tutto il mondo ha superato 1.800 miliardi, cioè il 37% in più rispetto a quanto fatto registrare prima della pandemia.
Il trend è sicuramente positivo, ma è alto il rischio di dover fare i conti con una nuova e importante frenata. Il contesto geopolitico, infatti, non consente di avere delle prospettive certe e l’effetto-guerra potrebbe portare nel 2022 una frenata della crescita in tutto il mondo e non solo in Italia.
Naturalmente si tratta di previsioni visto che, almeno fino a questo momento, non si hanno delle certezze. La speranza è quella di una fine del conflitto nel più breve tempo possibile, ma le dichiarazioni che arrivano da Russia e Ucraina non vanno in questa direzione e lo scenario a fine anno potrebbe essere davvero molto complicato per l’economia.
Se i numeri mondiali sono sicuramente positivi, l’Italia non riesce a tenere questo ritmo ed è fra i Paesi del G7 che hanno perso di più durante la pandemia. Il nostro Paese nel 2020 ha lasciato per strada 23,6 miliardi e nello scorso anno è riuscita solamente a recuperare in parte quanto perso.
Il 2021 gli investimenti esteri italiani hanno concluso con un positivo poco superiore agli 8 miliardi. Una cifra molto bassa se si pensa alle perdite registrate nel 2022 e soprattutto ai quasi 19 miliardi che erano entrati nel 2019. Insomma, un trend sicuramente negativo e diverso da quello delle altre Nazioni e non assolutamente semplice da invertire considerando anche il conflitto in corso in Ucraina.
Molto probabilmente il 2022 per gli investimenti esteri del nostro Paese sarà negativo, ma per avere maggiori dettagli sulle cifre bisogna aspettare qualche mese e molto naturalmente dipenderà dalla durata del conflitto in guerra e dalle sanzioni della Russia contro l’Occidente.