Doveva essere uno strumento utile ad aiutare gli arbitri nelle valutazioni eppure crea ancora polemiche, il presidente della Lega Calcio chiarisce: “Il Var non è la moviola”
Doveva servire a placare le polemiche invece l’utilizzo del Var ancora fa discutere e non poco. Questo sistema, nonostante sia stato introdotto da ormai qualche stagione nel calcio italiano, non sembra accontentare tutti. Numerosi infatti sono i dubbi circa il Video Assistant Referee, che il presidente della Lega Calcio Lorenzo Casini ha voluto chiarire, raccontando anche delle modifiche che verranno apportate.
Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘La Politica nel Pallone‘ su Gr Parlamento, Casini inizia commentando quelle che sono le priorità attuali dell’ambito calcistico: “Risorse, infrastrutture, scuole. E per infrastrutture intendo gli stadi, che sono sicuramente la priorità. Paradossalmente non è tanto un tema di risorse, che ci sono, il problema è assicurare tempi certi rispetto all’opera. E’ questo il tema, di livello nazionale, che ho posto al governo“.
Il presidente inoltre aggiunge: “Non si può risolvere localmente, bisogna impegnarsi per offrire un quadro chiaro di quelli che sono i problemi da affrontare. Non è una cosa che si risolve nel breve o brevissimo periodo, abbiamo un arco temporale il più lungo possibile, massimo 2032 quando spero che l’Italia abbia l’assegnazione dei campionati europei. Nel brevissimo periodo occorre costituire una cabina di regia a livello di governo dove affrontare tutti i dossier. E parliamo di 10-15 dossier al massimo“.
Nel corso del suo intervenuto, il focus del presidente Casini si sposta inevitabilmente sul Var: “L’equivoco di fondo credo sia che non è la moviola, mentre anche nella percezione dell’opinione pubblica è stata intesa come moviola in campo e non come semplice assistenza all’arbitro. Credo che delle migliorie vadano discusse, una che trovo ragionevole è quella del challenge“.
La spiegazione poi prosegue: “Dare la possibilità, anche solo una volta o due, alle squadre di rivedere una determinata azione penso sarebbe un segnale di apertura che non dovrebbe creare troppe complicazioni in merito alla durata delle partite”.