Le dure parole dellâingegnere ed ex patron di Repubblica Carlo De Benedetti sulla guerra in Ucraina e contro gli Stati Uniti, condivise da larga parte della popolazione e anche dal giornalista Franco Bechis.Â
Per De Benedetti quello che sta accadendo in Ucraina è iniziato con lâinvasione di Vladimir Putin ma prosegue anche per il fatto che a suo avviso gli Usa hanno interesse che la guerra continui, in maniera drammatica e violenta. Lâingegnere lo ha spiegato in unâintervista rilasciata al Corriere della Sera, rilanciata anche su VeritĂ e Affari dal direttore Franco Bechis che ammette di essere dâaccordo con questa lettura del conflitto ucraino.
âGli interessi degli Stati Uniti dâAmerica e del Regno Unito da una parte e dellâEuropa â in particolare lâItalia â dallâaltra, divergono assolutamenteâ, è quanto affermato dallâingegnere. âSe Biden vuole fare la guerra alla Russia tramite lâUcraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirloâ.
Parole molto nette e in controtendenza rispetto a quanto gran parte dei media mainstream nazionali vanno affermando dallâinizio del conflitto, che collocano in un certo senso lâattuale editore di Domani tra coloro che hanno una visione particolarmente critica dellâattuale ruolo internazionale della Nato, e nello specifico di come lâalleanza atlantica si stia comportando davanti al conflitto ucraino.Â
Le considerazioni dellâingegnere sono anche particolarmente critiche rispetto allâutilizzo delle armi e al fatto che gli Stati Uniti puntino in modo particolare a vendere armi a quella parte del mondo per coltivare i propri interessi egemonici, che avevano senso dopo la Seconda guerra mondiale ma che oggi vanno nettamente in contrasto con lâinteresse europeo e nello specifico anche di quello italiano.
âJoe Biden ha fatto approvare al Congresso un pacchetto di aiuti di 33 miliardi di dollari, di cui 20 in armi: una cifra enorme, per un Paese come lâUcraina. Questo significa che gli Stati Uniti si preparano a una guerra lunga, anche di un anno. Per noi sarebbe un disastroâ, dice De Benedetti, che sostanzialmente ammette che le decisioni di Usa e Russia in politica estera non devono interessare lâUnione europea, che si dovrebbe tenere fuori dal conflitto.
Considerazioni che collimano con quelle di gran parte dellâopinione pubblica italiana, che non ne vuole sapere di trovarsi da un momento allâaltro allâinterno di un conflitto di cui non ne conosce le ragioni nĂŠ tantomeno ha alcun interesse che si svolga e che la coinvolga. Dalle guerra in Ucraina infatti, per De Benedetti e non solo, ânon ci guadagna nessuno tranne gli Usa, che fanno soldi a palate vendendo le armi e il gas, senza subire conseguenzeâ.Â
Mentre in realtĂ comincia a emergere la consapevolezza che quello stesso conflitto, per lâEuropa, e nello specifico per lâItalia ma anche per la Germania o per la Francia, non solo non ha alcun vantaggio ma pone dei pericoli molto preoccupanti. In modo particolare dal punto di vista economico, in quanto con il conflitto ucraino si comincia a intravedere lo spettro della fame e della povertĂ , della crisi energetica e persino alimentare, anche nel nostro Paese.
âNon è difficile unirsi al grido finale dellâintervista di De Benedetti, che lancia dopo avere ricordato la seconda guerra mondiale e i campi di sterminio nazistiâ, commenta Bechis, citando le parole del primo: âEbbene, tutto questo io non lo voglio piĂš. Basta guerraâ.Â