Il mondo della musica è in lutto: è morto uno dei chitarristi più amati

E’ scomparso a 67 anni uno degli artisti più apprezzati e amati dal pubblico: “Ha lottato come un leone fino alla fine”

“Ha lottato come un leone, ma purtroppo non ce l’ha fatta”. Il triste annuncio arriva sul suo account social ufficiale. Richard Benson, chitarrista, conduttore, frontman e personaggio conosciutissimo nell’ambito della musica rock romana, si è spento nella giornata di martedì 10 maggio. Aveva compiuto 67 anni a marzo.

Sul suo profilo  Facebook è apparso un annuncio, dedicato a tutti i fan: “Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: “Se muoio, muoio felice”. 

Sulle origini di Richard Benson ha sempre aleggiato un grande mistero. L’unica prova a sostegno delle sue origini anglosassoni e della sua data di nascita sarebbe il suo passaporto, il quale testimonia che sarebbe nato a Woking (vicino a Londra), con il nome Richard Philip Henry John Benson. Il documento è comparso per la prima volta sul sito Richard Warriors, che oltre a non essere il suo sito ufficiale, è caratterizzato da toni e intenti puramente goliardici. Il suo esordio musicale è nella scena del rock progressivo italiano con il gruppo “Buon vecchio Charlie”, nel 1971. Successivamente Benson entra nello staff della trasmissione radiofonica Per voi giovani ideata da Renzo Arbore, in cui conduce uno spazio dal nome “Novità 33 Giri”.

Amatissimo nella capitale

Richard Benson, morto a 67 anni – Facebook

Nella capitale è conosciutissimo anche grazie alla partecipazione a diversi programmi televisivi musicali. Ha creato e condotto diverse trasmissioni nell’emittente TVA 40, come Scala A interno 5 e poi, tra gli inizi degli anni ottanta e metà degli anni novanta, Ottava nota, in cui Benson presentava le novità discografiche del tempo, in particolar modo hard rock e heavy metal ma anche jazz, funk, blues, fusion e rock italiano.  Ha lavorato a Radio Rock, ha preso parte al film “Maledetto il Giorno che ti ho incontrato” con Carlo Verdone, che lo ha ricordato con un lungo post su Facebook (che troverete alla fine dell’articolo) ed è diventato, fino all’ultimo, una sorta di icona del rock.

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