L’accusa che gira in queste ore è che siano davvero gli “occhi” Usa a decidere le sorti della guerra, che spiano l’armata russa e controllano l’armata di Kiev tramite un pugno di azienda ipertecnologica legate all’intelligence Usa.
A lanciarla è stato il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro La Verità, sostenendo che sarebbero proprio gli Stati Uniti a decidere le sorti del conflitto ucraino teleguidando droni e missili contro i bersagli militari direttamente da Washington. Per di più, aziende di cui uno dei padroni è il multimilionario nuovo capo di Twitter, oltre che di Tesla, Neuralink e SpaceX Elon Musk.
Lo stesso magnate dello spazio è balzato ieri alle cronache per una strana uscita proprio su Twitter. “Se dovessi morire in circostanze misteriose, è stato bello conoscervi”, ha scritto sul social dell’uccellino. La sua azienda Space View, spiega oggi La Verità, è nota in tutto il mondo per i suoi servizi satellitari, tanto che lo stesso Musk in passato era finito in mezzo a un diverbio con la Cina addirittura per l’occupazione dello spazio satellitare.
Cosa c’è dietro le parole di Musk e le richieste di Zelensky
Zelensky ha infatti richiesto a Musk la sua tecnologia proprio dopo alcuni giorni dallo scoppio del conflitto, nei primi di marzo, domandando nero su bianco aiuto e sostegno satellitare contro l’invasione russa. Nello specifico, si tratta della capacità di fornire immagini in tempo quasi reale, oltre che analisi approfondire dei dati e condivisione istantanea tramite il cloud.
La richiesta del governo ucraino era rivolta ad otto aziende, di cui solamente tre europee e le altre tutte americane. Tra cui l’azienda di Musk, che a quanto afferma La Verità avrebbe accettato tutte le richieste di Zelensky. Sarebbe questa ora la ragione per cui l’imprenditore australiano naturalizzato Usa si sente ora in pericolo.
Le minacce arrivano direttamente dal capo dell’agenzia spaziale russa Dmitry Rogozin, e Musk è pienamente conscio di essere un potenziale bersaglio. Visto che non è solo la sua Space View ad essere impegnata nel conflitto, ma anche la Starlink, con cui garantisce la connessione di banda agli ucraini. Permettendo quindi di guidare i droni di Kiev contro l’esercito russo.
Senza quel supporto satellitare, la guerra avrebbe quindi probabilmente preso una direzione molto più dura per gli ucraini fino a questo momento, e sarebbe stato proprio questo uno dei fattori che Putin non aveva preso in considerazione al momento dell’attacco. Una guerra di informazione del tutto inedita che si combatte in tempo reale tanto sul campo quanto nello spazio.