Respinta la proposta di riforma della Costituzione in senso presidenziale. Passano gli emendamenti soppressivi presentati dal centrosinistra
Stop al presidenzialismo targato Fratelli d’Italia. La Camera dei deputati ha approvato tutti gli emendamenti soppressivi del testo e la proposta è stata respinta. Giorgia Meloni, parlando a margine di un flashmob organizzato in Piazza Montecitorio prima della discussione e del voto, aveva ricordato che la il presidenzialismo è “la madre di tutte le riforme per chiunque creda che la sovranità appartiene al popolo e voglia garantire in Italia la governabilità, la serietà, la credibilità e la libertà a livello internazionale che solo un governo con un forte mandato popolare potrà garantire”. E nel corso del suo intervento in Aula Meloni aveva poi sottolineato la piena disponibilità di FdI a discutere nel merito, senza preclusioni. “Non ci impicchiamo alla formula di presidenzialismo alla francese che FdI propone”, aveva specificato la leader di FdI. E rivolgendosi ai parlamentari ha aggiunto: “Lo dico perché non ci siano alibi. Non impedite questa discussione con gli emendamenti soppressivi”.
Appello al dibattito respinto in blocco dal centrosinistra. Il capogruppo del Pd in Commissione Affari Costituzionali Stefano Ceccanti ha accusato Fratelli d’Italia di “fare propaganda” mentre per il M5S il presidenzialismo “non è la soluzione ai problemi del nostro sistema politico-istituzionale. La proposta di FdI è solo fumo negli occhi dei cittadini”. Sulla stessa linea d’onda il capogruppo di Leu Fornaro, per il quale la “cura” per risolvere i problemi delle democrazie occidentali “non può essere il modello dell’uomo solo al comando”. Su posizioni diverse il partito di Renzi, che si è astenuto sugli emendamenti soppressivi.
Partiti di centrodestra uniti nel difendere la proposta di FdI. Per il capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Costituzionali Carlo Sarro la riforma presidenziale “riconosce la sovranità appartenere al popolo, purtroppo mortificata nelle sue rappresentazioni” mentre per Ketty Fogliani (Lega) “il presidenzialismo è una delle battaglie storiche del centrodestra italiano e deve essere la priorità della prossima legislatura”. In linea anche Coraggio Italia, che per bocca del deputato D’Ettore ha chiesto di “votare questa norma e aprire la discussione in Aula”.
Da Viterbo, durante la presentazione del libro “Io sono Giorgia”, è arrivato il commento di Giorgia Meloni sul voto di Montecitorio. La leader di FdI ha attaccato il centrosinistra: “Hanno votato un emendamento soppressivo, non hanno voluto neanche discutere. Io li avevo sfidati in aula. Abbiamo detto: ditemi come volete fare voi, ma apriamo il dibattito. E invece hanno votato il soppressivo e questo vuol dire che vogliono continuare con i giochi di palazzo perché hanno paura che non eleggerebbero chi vogliono loro”. Mentre sui rapporti con Fi e Lega Meloni ha sottolineato come il voto compatto sia stato “un segnale buono” e che “al di là delle incomprensioni il centrodestra converge sulle grandi questioni. Sul resto bisogna vedere: se vuoi fare il centrodestra devi fare il centrodestra. Ma non sopporto il principio per cui, per poter governare, devi andare a braccetto con la sinistra, ci vuole orgoglio”. La bocciatura del testo non scoraggia il partito. A ribadirlo il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida:“FdI continuerà questa storica battaglia della destra italiana, che rappresenta una grande occasione per la nostra Nazione e per mettere fine agli inciuci perpetrati da chi solo a parole si schiera dalla parte degli elettori”.