Notte da incubo per il giovane talento dei Red Devils, vittima di una rapina in casa mentre si trovava a letto con la fidanzata.
Nuove rivelazioni sulla scioccante notte passata da un calciatore del Manchester United. Dopo gli episodi di Pogba, Lindelof e Lingard, nei mesi scorsi anche il giovane Tahith Chong è stato vittima di una rapina in casa da parte di tre malviventi. Dopo essersi intrufolati in casa, i rapinatori hanno minacciato il giocatore che si trovava in compagnia della sua fidanzata. Gli aggressori erano armati con coltelli e mazze da baseball.
Il calciatore classe 1999, che ora si trova in prestito al Birmingham, in passato è stato associato anche al campionato italiano. Inter e Juve si erano sfidate per cercare di prenderlo a parametro zero nel 2020, poco prima che decidesse di rinnovare il suo accordo con i Red Devils. Ora il suo nome è tornato di moda a causa delle rivelazioni scioccanti fatte dalla sua ragazza in merito a quella terribile notte.
In un’intervista rilasciata al Sun, Rianna Taylor, fidanzata di Chong, ha raccontato i dettagli della rapina: “Ho iniziato a tremare in modo incontrollabile e ho pensato che fosse un incubo. Dopo pochi minuti ho capito che era reale. Uno degli uomini ci ha minacciato con un coltello da cucina molto grande e un altro ha afferrato Tahith per una caviglia e lo ha trascinato fuori dal letto. Un altro teneva in mano una mazza da baseball che ci agitava in faccia. Gridava: ‘Dove sono gli orologi?’. Chiamavano Tahith con il suo soprannome ‘Chongy’ e volevano sapere dove fossero i suoi orologi. Lui ha risposto che non teneva gli orologi a casa“.
“Quei tre uomini erano terrificanti e ce n’era uno in particolare alto quasi due metri che era minaccioso e sembrava il capo della banda – ha continuato la ragazza – Ci minacciavano continuamente, dicendo che se avessero trovato gli orologi e avessimo mentito ci avrebbero fatto a pezzi. Ci hanno tolto i telefoni, poi hanno preso il mio Rolex di seconda mano, che valeva 3000 sterline (3500 euro, ndr), e la mia borsa Louis Vuitton. Da allora non dormo bene e non riesco a farlo con la luce spenta. Mi è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico“.