Dopo l’aumento spropositato della benzina lo scorso marzo, si temono nuovi rincari sui carburanti. Ma dove è stato raggiunto il record?
Fare il pieno, di questi tempi, è diventato un lusso. Ormai i prezzi della benzina sono arrivati alle stelle, anche se rispetto a marzo c’è stato un ribasso dovuto alle misure del governo. Temporanee, giusto specificarlo. Anche perché è notizia di questi giorni che il costo dei carburanti potrebbe alzarsi nuovamente nelle prossime settimane, con delle ripercussioni importanti sulle tasche degli italiani e non solo.
Come denunciato qualche tempo fa da Assoutenti, anche il trasporto pubblico in Italia rischia di finire in ginocchio. “I costi per i carburanti in capo alle imprese che operano nel settore del trasporto pubblico stanno diventando sempre più insostenibili e rischiano di avere ripercussioni sui servizi resi all’utenza“, aveva tuonato il presidente Furio Truzzi. Anche se i problemi maggiori riguarderanno i singoli cittadini.
La benzina più cara d’Italia si trova su un’isola
Ma con i prezzi che lo scorso marzo hanno superato abbondantemente i 2 euro, dov’è che si è raggiunto il picco? Il record dei carburanti è stato di un’isola. Si tratta di Ischia, in special modo Lacco Ameno, comune che ha avuto il primato a livello di prezzi per diesel e benzina. Il primo infatti è arrivato a costare 2,608 euro per litro, mentre la seconda 2,518 euro a litro. Anche se il discorso non è stato molto differente anche negli altri distributori dell’isola.
Ischia.
È record nazionale (per il momento).#carburante#Benzina pic.twitter.com/8XdVgdaawv— Antonio Soros coniug. Gates (@CinicaFame) March 12, 2022
Non è certo una novità per l’arcipelago delle isole Flegree, dove i prezzi negli ultimi anni sono stati sempre ben al di sopra della media nazionale. Anche in una situazione di normalità, la differenza è di almeno 25/30 centesimi in più al litro rispetto a quelli praticati in terraferma.