La notizia era nell’aria ormai da qualche ora ed è diventata ufficiale al termine della quinta tappa del Giro d’Italia: il ciclismo azzurro perde uno dei suoi fuoriclasse.
Il giorno che tutti gli appassionati di ciclismo non speravano è arrivato: Vincenzo Nibali al termine della stagione appenderà la bici al chiodo. La notizia era nell’aria ormai da diverse ore e la conferma è arrivata direttamente dal siciliano ai microfoni di Rai Sport al termine della quinta tappa del Giro d’Italia, che si è conclusa nella sua Messina.
“Volevo annunciare che questo è il mio ultimo Giro d’Italia – ha detto lo Squalo – probabilmente chiuderò la stagione a fine anno. Ho pedalato tanto in questi anni, ma forse è arrivato il momento di restituire tutto quello che ho tolto alla famiglia e agli amici per dedicarmi a questo sport“.
L’avventura nel ciclismo di Vincenzo è iniziata in Sicilia, ma per la sua carriera è stato fondamentale il trasferimento a 15 anni in Toscana per correre con la Mastromarco, squadra che gli ha permesso di completare il suo percorso di crescita.
L’esordio tra i professionisti è avvenuto nel 2005 con la Fassa Bortolo e da quel momento è stata una carriera in continua ascesa. 17 anni nel mondo World Tour e diversi successi ottenuti tra cui due Giri d’Italia (2013 e 2016), un Tour de France (2014), una Vuelta (2010), due Giri di Lombardia (2015 e 2017) e una Milano-Sanremo (2018).
I più grandi rammarichi? Sicuramente i mancati successi con la maglia azzurra e le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Arrivato in Brasile come uno dei protagonisti della prova in linea, Nibali era in fuga con altri due corridori e la medaglia (la prima della sua carriera con la maglia azzurra) era ormai conquistata. Ma una caduta a 11 km dall’arrivo ha fatto svanire sia il sogno del siciliano che di tutti i connazionali che in quel momento stavano vedendo la televisione.
Il tabù, purtroppo, non è stato sfatato negli anni successivi e il fatto di non aver conquistato successi con la maglia azzurra è forse il più grande rammarico di Nibali.