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“Il ruolo di Biden, Putin e Macron: ecco chi vuole la guerra”. E Draghi?

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Paolo Colantoni

Per gli esperti, il presidente francese si sta ritagliando un ruolo da leader del fronte europeo. In antitesi con Biden. Ma l’Italia…

“Gli interessi degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito da una parte e dell’Europa – in particolare l’Italia – dall’altra, divergono assolutamente. Se Biden vuole fare la guerra alla Russia tramite l’Ucraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirlo”. In una recente intervista Carlo De Benedetti, ha ribadito un concetto che sta prendendo piede nell’opinione pubblica: più che la guerra tra Russia e Ucraina, il conflitto sta diventando una battaglia politica e (ci auguriamo soltanto) economica tra Usa e Russia.

Nel mezzo del conflitto ci sono finite però tutte le nazioni (Italia in primis) che sono da sempre alleate con gli Stati Uniti e che (volenti o nolenti) hanno dovuto seguirne le volontà, anche in termini di sanzioni e interventi. “Joe Biden ha fatto approvare al Congresso un pacchetto di aiuti di 33 miliardi di dollari, di cui 20 in armi: una cifra enorme, per un Paese come l’Ucraina. Questo significa che gli Stati Uniti si preparano a una guerra lunga, anche di un anno. Per noi sarebbe un disastro“, ha continuato De Benedetti. Ma al di là del ruolo dell’Italia (l’incontro di ieri tra Biden e Draghi sembra abbia rafforzato ulteriormente questo asse), qual’è il pensiero delle altre forze europee. Sono tutte convinte della necessità di seguire gli Stati Uniti?

“La domanda è giusta e la risposta sembra sotto gli occhi di tutti – dichiara in esclusiva a Notizie.com Marco Di Liddo, responsabile dell’Area Geopolitica e Analista responsabile del Desk Russia e Balcani presso il Ce. S.I. – Centro Studi Internazionali – esiste una forza come gli Usa che sta portando avanti questa partita e ci sono delle forze che tendono a smarcarsi e a tentare una strada diversa, che punta più a risolvere il conflitto in modo veloce e arrivare ad una sorta di accordo, che ponga fine alla guerra. Su tutti la Francia, con Macron che sta provando a forzare questo blocco”La figura del presidente francese sta prendendo piede.Da quando è stato rieletto, Macron sta provando a diventare una sorta di leader del blocco europeo, tentando anche di portare gli interessi dell’Ue lontano dagli Stati Uniti. Non dimentichiamoci che storicamente la Francia non ha mai amato troppo gli Usa e ha sempre preferito non essere troppo legata alla Casa Bianca. Anche i predecessori di Macron, forti di un sentimento  abbastanza netto da parte della popolazione, sono stati in antitesi con gli interessi dell’America. Su tutti Chirac“.

Draghi da che parte sta?

Draghi a Washington da Biden

Macron ha continuato a tessere i rapporti con Putin, ha sentito telefonicamente il leader cinese Xi Jinping, ed ha portato avanti un nuovo modo di interfacciarsi con le forze politiche attuali. E gli altri? “Anche il cancelliere tedesco Scholz sembra avere le stesse idee, anche se al momento la sua, chiamiamola poca esperienza, lo porta ad avere un ruolo meno di spicco. Ma anche la Germania sul fronte delle forniture di gas ed altri accordi commerciali, è molto legata alla Russia”. E l’Italia? Nel caso in cui Macron si spingesse oltre, diventando a tutti gli effetti il paladino che cerca a tutti i costi di bloccare il conflitto, portando l’Europa in una posizione lontana dagli Usa, come si comporterebbe Draghi?

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Paolo Colantoni