La nuova Land Rover entra nella Guardia di Finanza. Sono stati consegnati ben 50 esemplari della ‘Defender 110’, precisamente nella piazza d’Armi della Caserma “Piave” a Roma – FOTO
Una bellissima sorpresa per la Guardia di Finanza che ha accolto, con molto piacere, ben 50 esemplari della Defender 110. Il tutto nella piazza d’Armi della Caserma “Piave” a Roma. Il colore grigioverde non cambia assolutamente, anzi rimane del tutto intatto. Queste auto verranno consegnate al Soccorso Alpino Guardia di Finanza. 36 di queste andranno a loro mentre la restante parte ai reparti operativi per i servizi di polizia (12) e a disposizione del Corpo (2).
Per i più curiosi si tratta di un modello 3.0D AWD Auto S con il sei cilindri turbodiesel da 200 cavalli. Cambio automatico a otto rapporti e alla trazione integrale permanente. Altre particolarità? Lampeggianti a Led, faro brandeggiante munito di radiotelecomandi, con cavo dedicato per la ricarica e gestione che si trova a bordo. Non è finita qui visto che ci sono altri due fari posizionati sul paraurti anteriore (un po’ più sopra la targa) e sincronizzati per l’accensione con i dispositivi luminosi principali. Nell’abitacolo della Defender (per la polizia) possiamo trovare il porta-arma lunga con caricatore inserito, l’alloggio per un secondo caricatore porta munizioni e, nel vano portabagagli, un piano scrittoio ripiegabile dotato di plafoniera luminosa.
Non si tratta affatto del primo rapporto collaborativo tra la nuova Defender ed il Corpo. Basti pensare che, per quasi diciotto anni, vengono utilizzare vetture che vengono consegnate proprio alla Guardia di Finanza. Per la precisione bisogna dire che il marchio del gruppo Tata Motors e la Guardia di Finanza, hanno ufficialmente iniziato i loro rapporti lavorativi nel 1994.
In che ambito? Con la consegna di Defender, Discovery e Freelander. Anche se, qualche anno prima, erano già iniziate appunto le collaborazioni grazie ad una fornitura per cercare di fermare il fenomeno delle auto blindate usate dai contrabbandieri come “arieti” per superare i posti di blocco.