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Cronaca

Omicron, la scoperta che può bloccare l’infezione: efficace contro tutte le varianti

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Francesco P

Un gruppo di ricerca ha pubblicato uno studio destinato a diventare fondamentale nella lotta al Covid: ecco come si può bloccare l’infezione.

Un lucchetto. Lo hanno definito così, perché dai risultati della ricerca potrebbe essere creato un farmaco che bloccherebbe il virus, addirittura in poche ore.

Cellule umane invase dal Covid (AnsaFoto)

I ricercatori dell’università Cattolica di Lovanio, in Belgio, hanno pubblicato gli esiti di un approfondimento destinato forse a cambiare il modo di affrontare il virus. Tutto parte dalle molecole di zuccheri che sono presenti sulla superficie esterna delle cellule. Esse agiscono da punti che il virus utilizza come porte d’ingresso.

Il virus, come tutti gli altri, possiede una sorta di chiave, che sarebbe la proteina Spike. I ricercatori hanno quindi pensato di identificare le varianti delle molecole di zuccheri, che si legano alla proteina del virus. Da questa intuizione è partito lo studio, con l’obiettivo di utilizzare tale caratteristica per fermare il virus. Ecco come.

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Da tale intuizione potrebbe essere sviluppato un farmaco da somministrare in caso di infezione, e sarebbe potenzialmente efficace contro tutte le varianti. Questo sarebbe possibile perché andrebbe ad attaccare la parte meno variabili della proteina Spike, alla quale il Covid si attacca per legarsi alle cellule.

Così facendo il virus non sarebbe in grado di entrare nelle cellule, e morirebbe nel giro di 1-5 ore. Dopo questa prima fase, che come tante altre è sviluppata su modelli di virus incompleti per accelerare il lavoro, potrebbe partire una nuova fase basata su altre varianti, e poi la sperimentazione sui topi.

Questo passaggio consentirà di osservare gli effetti della ricerca su un organismo vero e proprio, e in caso di risposte interessanti potrebbe partire lo sviluppo di un antivirale. Potrebbe essere somministrato tramite aerosol, ma servirà tempo. Resta però l’importanza di una ricerca pubblicata su Nature Communications che potrebbe cambiare il modo di combattere il virus con una svolta netta, rapida e incisiva.

 

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