Covid, Draghi soddisfatto a “metà”: lanciato ancora un “mini” allarme

Covid, il presidente del Consiglio Mario Draghi si complimenta per la campagna vaccini nel nostro Paese: anche se ci ha tenuto a ribadire un problema principale e assolutamente da non sottovalutare

Mario Draghi parla della pandemia
Mario Draghi (Ansa Foto)

E’ intervenuto anche il premier Mario Draghi al secondo ‘Global Covid Summit‘. Lo ha fatto tramite un videomessaggio. Rispetto alla prima volta le cose sono notevolmente cambiate, lo ha precisato e ci ha tenuto anche a ribadirlo. Queste sono alcune delle sue parole: “Lo sviluppo dei vaccini efficaci ed anche dell’organizzazione di campagna di vaccinazione di successo hanno segnato una grande svolta nella lotta contro la pandemia“.

Ha voluto menzionare il fatto che in molti Paesi, così come il nostro, sono state eliminate alcune restrizioni: sono state riaperte le scuole ed è stata rilanciata l’economia anche e soprattutto con l’apertura nel mondo della ristorazione e non solo. “Abbiamo salvato delle vite grazie ai vaccini e siamo tornati ad una vita normale“. Il suo discorso non è affatto finito qui visto che, nel suo, ha voluto lanciare ancora un campanello d’allarme: “Come ben sappiamo la pandemia non è ancora finita“.

Covid, Draghi: “Ancora indietro a obiettivo vaccinati

Mario Draghi parla della pandemia
Mario Draghi (Ansa Foto)

Draghi è soddisfatto a metà. Secondo gli ultimi dati il nostro paese è decisamente indietro rispetto a quello che si prevedeva per quanto riguarda il numero dei vaccinati: “All’inizio dell’anno è stata registrata una media di 1,7 milioni di casi di Covid-19 al giorno in tutto il mondo.

Siamo ancora indietro rispetto al nostro obiettivo comune di vaccinare il 70% della popolazione in ogni Paese entro la metà del 2022. Si sta riducendo il divario nelle vaccinazioni, ma il tasso di copertura in alcuni Paesi rimane al di sotto del 10%”.

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