Canone via dalla bolletta, arriva però la stangata: ecco i possibili aumenti

Il Canone Rai non dovrà essere più pagato in bolletta ma si rischia la stangata: associazioni e utenti sul piede di guerra.

Una notizia buona e una cattiva. Forse troppo. Mentre i contribuenti provano a capire come versare il pagamento alla Rai, che non sarà più in bolletta, si moltiplicano le indiscrezioni su un possibile aumento.

canone rai
Canone Rai, in arrivo aumenti?

Da 90 a 300 euro, e in molti si chiedono se sia possibile una stangata di tale portata. Sono queste le voci che circolano e sono stare raccolte da Punto Informatico. I motivi sarebbero da ricercare nei timori di ritornare agli anni precedenti all’introduzione del pagamento in bolletta, quando il numero di chi pagava era basso e portò ad una revisione del metodo.

Restano però l’allarme altissimo da parte dei contribuenti e delle associazioni, che hanno moltiplicato in poche ore gli appelli per vederci più chiaro. Un aumento così considerevole potrebbe infatti trasformarsi in un problema serio per molte famiglie, già in crisi in un momento molto delicato.

Canone Rai, arriva la stangata? Il monito delle associazioni

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L’amministratore delegato della RAI Carlo Fuortes (ANSA)

Il Giorno riprende le parole di Carlo Fuortes. L’ad della Rai ha ribadito che l’azienda è un soggetto passivo, per cui deve necessariamente uniformarsi a quanto deciso dal governo. Restano però tanti i dubbi. Dal nuovo modo di pagare il canone al boom di proteste dopo le voci sull’aumento.

L’Aduc, Associazione utenti e consumatori, ha chiarito alcuni aspetti della vicenda, puntando anche il dito sulla politica e definendola “padrona dell’informazione” e ancora “poco attenta ai consumatori e ai contribuenti”. I timori sarebbero però ancora da verificare e non ci sono certezze sulle cifre. Resta però concreto il fattore aumento, ed è ancora da decidere quale sarà la nuova modalità per pagare dopo l’addio alla somma in bolletta.

Le ipotesi al momento saranno due: la riscossione tramite 730 o farlo rientrare nella fiscalità generale, in attesa di capire a quanto ammonteranno gli aumenti e soprattutto quale sarà il peso per le famiglie italiane.

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