Il tecnico giallorosso protagonista di uno show in conferenza stampa: accuse dirette e sospetti alla vigilia delle ultime due gare
Un attacco continuo. Una guerra mediatica fatta di battute, dichiarazioni e frecciatine. Josè Mourinho torna a parlare di arbitri. Dopo il rigore subito a Firenze e le polemiche successive, il tecnico giallorosso è tornato alla carica. Nel mirino del portoghese però, non c’è solo l’Aia, ma la quasi totalità del sistema calcio italiano. Mourinho, alla vigilia della gara contro il Venezia, valida per la 37esima giornata di campionato, rilascia delle battute molto chiare.
La Roma è al momento al sesto posto in campionato, a tre lunghezze dalla Lazio e a pari punti con Fiorentina e Atalanta. I giallorossi sono però in finale di Conference League. Il 25 maggio affronteranno a Tirana il Feyenoord. In caso di successo raggiungerebbero direttamente la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. A quel punto, in base al piazzamento in classifica, si capirà il numero delle formazioni italiane che prenderanno parte alle prossime competizioni europee. Un’incredibile girandola di combinazioni, che hanno portato il tecnico portoghese ad alimentare la polemica.
Se la Roma battesse il Feyenoord e arrivasse quinta o sesta non ci sarebbero scossoni. Nel caso in cui arrivasse settima, ci sarebbero tre squadre qualificate in Europa League (i giallorossi più i quinti e i sesti in campionato), mentre nessuno parteciperebbe ai gironi di Conference. Se la Roma trionfasse in Europa e arrivasse ottava, l’Italia avrebbe addirittura 8 club qualificati: la quinta e la sesta e i giallorossi in Europa League, e la settima in Conference. “C’è gente interessata a vederci finire ottavi con la speranza di un trionfo in finale, perchè sarebbe una cosa fantastica per il calcio italiano avere più squadre in Europa. Ma questo non si deve fare a costo di ingiustizie e mancanza di rispetto verso chi lavora tanto come noi”.
Mourinho contro gli arbitri e Zeman
Il tecnico della Roma ribadisce le critiche contro l’operato dei direttori di gara. “Siamo stanchi di arbitri e Var e di avere problemi dopo la gara. Alla fine ok, hanno sbagliato, loro vengono puniti ma dove sono i punti? Non voglio dire complimenti al VAR e agli arbitri a fine campionato, voglio finire quinto o sesto che è il nostro obiettivo, posizione in cui siamo stati praticamente per tutta la stagione”. Chiusura dedicata a Zeman. “Gli faccio gli auguri, ieri era il suo compleanno”.