La Juventus perde la finale di Coppa Italia contro lâInter e termina la stagione senza trofei, Sacchi: âEcco come si allontana il nemicoâ
La Juventus, dopo oltre 10 anni di successi, terminerĂ la stagione in corso senza alzare trofei. Un evento che oltre a suscitare clamore e stupore, lascia spazio a numerose considerazioni da fare. Il primo a passare sul banco degli imputati, come spesso accade, è il tecnico: in questâannata il ritorno di Massimiliano Allegri non ha di certo sortito gli effetti sperati.
In unâintervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, lâex ct azzurro Arrigo Sacchi ha analizzato la finale di Coppa Italia: âEsecuzione stupenda quella di Barella. Poi mi aspettavo che i nerazzurri spingessero sullâacceleratore e invece si sono messi dietro. Il solito vizio italianoâ; questo il commento parziale sul successo dellâInter ai danni della Juventus, in occasione della Tim Cup. Lâex allenatore poi ha approfondito le dinamiche che si sono create durante la serata.
âAi supplementari poteva vincere una o lâaltra, sono sincero. Hanno deciso gli episodi che sono stati a favore dellâInter. Contropiede da una parte e dallâaltra, rapidi capovolgimenti, assembramenti attorno allâarbitro, protesteâ, continua Sacchi facendo poi un doveroso e sentito appunto sui comportamenti tenuti dai protagonisti: âVorrei aprire una parentesi: anche se la partita è importante, certe scene non si possono vedere. Ci vogliono sempre educazione e rispetto. Invece lâarbitro ha fatto una fatica tremenda per tenere a bada tutti, anche quelli della panchina. Non si fa cosĂŹâ. Riferimento anche ad Allegri espulso dopo aver discusso a piĂš riprese con la panchina avversaria.
Poi il focus sulla Juventus, che sicuramente dovrĂ dimenticare in fretta questa stagione: âSono passati a cinque in difesa e hanno pensato solo a difendere senza mai attaccare lâInter negli spazi. Domanda: è logico portarsi il nemico in casa? Io credo che sia piĂš efficace tenerlo lontano. Però si vede che in Italia non abbiamo ancora capito questa teoria, visto che molte squadre ancora si comportano in questo modoâ.