‘A scuola si parli di gay’. Il ddl Zan non è legge ma il Ministero lo applica lo stesso

Proteste dei genitori per la circolare del ministero dell’Istruzione. Le associazioni scrivono a Bianchi e chiedono spiegazioni. Cosa prevede il documento

ministero gender scuole 17 maggio
Il deputato Pd Alessandro Zan, primo firmatario del contestato ddl sull’omofobia (Ansa Foto)

Il ddl Zan è uscito dalla porta con la sonora bocciatura in Senato ma c’è chi vorrebbe farlo rientrare dalla finestra. L’ultimo tentativo è quello portato avanti dal Ministero dell’Istruzione guidato da Patrizio Bianchi, il “tecnico” scelto dal premier Draghi per il dicastero di Viale Trastevere ma dal lungo curriculum amministrativo nelle giunte Pd dell’Emilia-Romagna e amico di Prodi. Tra i punti più controversi del ddl Zan figurava l’istituzione della “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia” finalizzata tra le altre cose a “promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere“. L’articolo 7 della proposta prevedeva il coinvolgimento delle scuole attraverso “l’organizzazione di cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile. Una norma fortemente contestata perché accusata di spalancare le porte all’ideologia gender e di essere in contrasto con l’articolo 30 della Costituzione, che attribuisce ai genitori l’educazione della prole.

La circolare del Ministero: si celebri Giornata omofobia

Patrizio Bianchi
Il ministero dell’Istruzione, guidato da Patrizia Bianchi, ha diramato la circolare contestata dai genitori (© Ansa)

Sta facendo discutere per questo la circolare emanata dal Ministero guidato da Bianchi e firmata da Maria Assunta Palermo, direttore della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico. Il documento, firmato il 5 maggio e inviato a tutti gli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, ricalca di fatto l’art. 7 del ddl Zan. In occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, si legge nella circolare, “i docenti e le scuole di ogni grado sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. “Per l’alto valore dell’iniziativa”, aggiunge la dirigente di Viale Trastevere, “si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche”.

Genitori sul piede di guerra: ministro Bianchi chiarisca

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L’attivista pro-family Maria Rachele Ruiu (ANSA GIUSEPPE LAMI)

Circolare che ha fatto scendere sul piede di guerra le associazioni dei genitori. Generazione Famiglia e Articolo 26 hanno scritto al ministro dell’Istruzione Bianchi per chiedere chiarimenti sul documento sottoscritto dal direttore Palermo. Nella missiva, firmata da Maria Rachele Ruiu e Elisabetta Mazzeschi, si chiedono “rassicurazioni” sul fatto che l’approfondimento richiesto dal Ministero per il 17 maggio “non si trasformi nell’occasione per far entrare nelle scuole temi discutibili e divisivi come: identità di genere, identità fluida, transizione, carriera alias, utero in affitto, cosiddette famiglie omogenitoriali, Ddl Zan, e ogni altro tema che lambisca sensibilità non unanimi”. Le associazioni, richiamando precedenti direttive ministeriali, fanno poi notare come la circolare non abbia ricordato come “ogni attività relativa all’ampliamento dell’offerta formativa necessita, per essere attuata e per sua natura, del consenso preventivo informato dei genitori o degli alunni se maggiorenni”.

Le associazioni ai genitori: ‘tenete gli occhi aperti’

gay trans a scuola
Un’immagine del Gay Pride a Roma del 2019 (foto ANSA)

Generazione Famiglia e Articolo 26 chiedono al ministro Bianchi di porre rimedio a questa mancanza e di fornire “con congruo anticipo a tutti i genitori opportuna e dettagliata informativa sugli argomenti che verranno affrontati durante i momenti organizzati” dalle scuole di ogni ordine e grado in risposta alla circolare ministeriale. Non solo: Ruiu e Mazzeschi chiedono a Bianchi di dare “ai genitori possibilità di esprimere formalmente il proprio consenso/dissenso” e “che sia previsto un preventivo, trasparente, democratico e produttivo confronto con la componente genitori”. Nessuna risposta è arrivata al momento del ministro Bianchi ma le associazioni non demordono e invitano i genitori a “tenere gli occhi aperti”. Perché, come fa notare Ruiu in una nota, “troppo spesso con la scusa di combattere discriminazioni e bullismo nelle scuole si parla invece di identità di genere fluida, cambio di sesso, orientamento sessuale variabile, famiglie arcobaleno e addirittura utero in affitto”.

FdI sul piede di guerra: Bianchi ritiri la circolare

fdi chiede ritiro circolare omofobia
FdI chiede al governo di ritirare la circolare sulla Giornata per l’omofobia (Ansa Foto)

Per Fratelli d’Italia la circolare è “sconcertante”. “Un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan. Fratelli d’Italia presenterà immediatamente un’interrogazione parlamentare e chiede al ministro Bianchi di ritirare immediatamente questo provvedimento, con il quale si vorrebbe spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender, dicono in una nota congiunta le deputate Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, responsabile del Dipartimento Istruzione e Scuola di FdI, e la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili.

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