Sarà la prima estate in piena libertà, ma la sorpresa purtroppo sarà il costo del posto in spiaggia
Dopo due anni complicati dal punto di vista delle restrizioni a causa della pandemia da Covid-19, è tanta la voglia di tornare a godersi spensierate giornate in riva al mare. Ma ad attendere i vacanzieri, appena messo piede sulla spiaggia, c’è un rincaro del costo degli affitti di ombrelloni e lettini non proprio giustificato.
“Un rincaro a nostro avviso del tutto ingiustificato” commenta infatti Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, dopo l’annuale monitoraggio sui prezzi dei servizi balneari. “Nel 2022 i prezzi registrano aumenti medi tra il 4% e il 5%, ma con picchi del 12-13%, è vero che anche i gestori dovranno sostenere maggiori costi determinati dalla forte spinta inflattiva sostenuta dall’aumento dell’energia, ma è altrettanto vero che, quella alle porte, sarà una stagione balneare segnata da minori restrizioni e misure di contenimento, che consentirà ai gestori di avere più clientela e di tornare a pieno regime, rispettando alcune regole“.
Tra l’altro, la definitiva eliminazione di provvedimenti restrittivi dovrebbe far tornare ad avere ai gestori degli stabilimenti più margini di manovra lavorativa rispetto alle ultime due estati: “Per garantire la sicurezza dei cittadini”, prosegue Federconsumatori, “i gestori degli stabilimenti possono attenersi alle nuove linee guida per la ripresa delle attività economiche, secondo le quali indossare la mascherina e il possesso del green pass non saranno più vincolanti ai fini dell’accesso agli stabilimenti“.
“Il distanziamento tra gli ombrelloni sarà tale da garantire una superficie di almeno 7,5 m², anche sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni si avvicinano: il metro di distanza a cui ci eravamo abituati non dovrà più essere garantito. Nonostante ciò i costi aumentano, e con essi cresce il sospetto, in alcuni casi, di voler recuperare i mancati guadagni delle ultime due stagioni”.
Crescendo il costo degli ombrelloni e dei lettini, crescono anche i prezzi degli abbonamenti giornalieri e mensili che costringono i cittadini ad optare per fruizioni più brevi e meno onerose di tali servizi: sempre meno persone scelgono abbonamenti mensili o stagionali. Affittare un ombrellone e due lettini nel fine settimana significa dover sborsare mediamente tra i 25 e i 30 euro al giorno. Un importo che, nelle strutture più prestigiose, può salire fino a 100 euro. E i rincari negli stabilimenti non si fermano solo alle strutture da spiaggia, ma saranno pesanti anche su cibi e bevande consumati al loro interno. Si parla infatti di un aumento medio del 10% dei costi, rispetto allo scorso anno, sia sul menù dei ristoranti che su prodotti quali acqua minerale, bibite, succhi di frutta, birre, gelati e caffè.