Giorgia Meloni è intervenuta all’Auditorium della Conciliazione a Roma, parlando agli Stati generali della natalità
Intervenuta nel corso della conferenza agli Stati generali della natalità, all’Auditorium della Conciliazione a Roma, ha parlato Giorgia Meloni. La Numero di ‘Fratelli d’Italia’ ha parlato di più punti, in particolar modo per quanto riguarda i figli. Ha voluto ribadire che l’andamento demografico è drammatico. Si è perso un capoluogo di provincia per via delle carenze di nascita e di mortalità dovute al Covid. “Siamo una società in cui i figli sembrano essere diventati un vero e proprio fardello“. Poi la confessione: “Se non facciamo figli crolla tutto il sistema di produzione economico, con sempre più gente da mantenere dal punto di vista pensionistico“.
Per quanto riguarda la crisi demografica non è un problema solamente di natura economica. Tutti i presidi di identità sono sotto attacco. Lo è la famiglia ed in primis la madre. Come risolvere questa situazione? Per la Meloni c’è solamente un unico tentativo: un piano imponente di sostegno alla maternità. Bocciate, almeno per il momento, le strade che portano all’assegno unico o all’asilo nido. Poi ha voluto dire la sua per quanto riguarda la questione dei gender: “Non ha come obiettivo la lotta alle discriminazioni. Mi pare che l’individuo indifferenziato cui si guarda non sia tanto indifferenziato: è maschio. Il problema è l’identità di donna e di madre. Alcune scelte che si fanno, impattano sulle donne”.
Questione Pnrr: “Si devono rivedere un po’ gli obiettivi. Se non si risolve il problema della demografia allora siamo spacciati. Draghi? Dovrebbe andare in Europa per rivedere questi obiettivi. Chissà se nella revisione non si possa inserire il tema della famiglia. A meno che qualcuno non pensi che si tratti di un nemico“.
In conclusione: “Chi me l’ha fatto fare a fare un figlio? Casomai la domanda è: chi me l’ha fatto fare a fare un figlio così tardi? Ci sono arrivata tardi, avrei voluto avere altri figli, spiace che mia figlia sia figlia unica… E’ un’esperienza unica, assoluta”.