L’estate è alle porte ed il gelato risulta sempre essere una buona idea in questi mesi caldi, ma quanto costa oggi? Scopriamo l’aumento dei prezzi
Inizia la bella stagione, le temperature si stanno alzando e l’estate è alle porte. In questi mesi è quasi impossibile fare a meno di mangiare gelati, considerando che è un modo gustoso per rinfrescarsi. Ma in questo momento in cui la crisi finanziaria ha colpito buona parte del mondo, di quanto è aumentato il suo prezzo?
Sottolineando che nel nostro Paese si stanno verificando rincari record, dovuti prima alla pandemia ed in seguito al conflitto tra Russia ed Ucraina, si registrano quindi costi impressionanti più o meno in tutti i settori: dal cibo, ai viaggi, passando per buona parte dei prodotti utili.
Come si apprende dall’Ansa, il Codacons segnala aumenti di prezzi e tariffe in tutti i settori. Chi decide oggi di acquistare un biglietto aereo, sostiene l’associazione in una nota, deve mettere in conto oggi tariffe più care del 79,8% rispetto allo scorso anno per i voli internazionali, +15,2% i voli nazionali, mentre i traghetti sono aumentati del +19,3%. Spostarsi in auto costa il 14% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno se si dispone di auto a benzina, e addirittura il +26,5% se l’auto è a gasolio, mentre pedaggi e parchimetri sono saliti del +0,7%.
Ma non solo questi aspetti hanno subito un aumento, nel periodo estivo infatti il Codacons segnala anche ulteriori rincari come ad esempio nel caso dei condizionatori d’aria, che costano oggi il 7,9% in più rispetto allo scorso anno, piante e fiori +7,3%, musei, parchi e giardini +7,2%. I gelati costano oggi il 9,5% in più, l’acqua minerale il +6,1%, i succhi di frutta +8,9%, la birra +3,5%. Il pesce fresco costa il 7,7% in più col record dei frutti di mare (+10,2%), mentre la frutta fresca è rincarata del 7,8%, +12% la verdura fresca. Mangiare al ristorante costa il 4,2% in più, visitare un museo il 7,2% in più, mentre per soggiornare oggi in un albergo di spende in media il 2,4% in più. Quindi, come se non bastassero già gli aumenti in vigore, in estate la situazione non sarà certamente migliore.