E’ successo in Brasile durante un’importante partita di campionato, un fatto che ha suscitato parecchie polemiche
Pazzesco, ma vero. Rafael Ramos, terzino destro del Corinthians, è stato arrestato sul fatto, dopo essere stato accusato di praticare il razzismo contro Edenilson, dell’Internacional. Il giocatore è stato ammonito e trattenuto alla stazione di polizia allo stadio Beira-Rio, tappa della partita valida per il sesto turno del campionato brasiliano. Poco dopo la mezzanotte il Corinthians ha effettuato il pagamento della cauzione, in contanti, e l’atleta risponderà in libertà. L’importo della cauzione era di 2 mila euro. A 27 anni, Rafael Ramos è arrivato al Corinthians quest’anno.
Il commissario della Polizia Civile del Rio Grande do Sul, Carlo Buttarelli a Uol.Esporte ha confermato l’arresto del calciatore. Secondo la Polizia l’arresto è avvenuto dopo la denuncia del giocatore Edenilson e il rapporto del’arbitroi. Il documento ufficiale della partita registrava l’accusa di Edenilson e descriveva in dettaglio la conversazione tra i giocatori durante i cinque minuti di interruzione del gioco.
I fatti sono andati così. Due agenti di polizia sono entrati nello spogliatoio Beira-Rio poco dopo la partita. La testimonianza di Edenilson, invece, è avvenuta più di un’ora dopo il fischio finale. Sui social il numero 8 dell’Inter ha rivelato di aver cercato Rafael Ramos per chiedere scusa, ma l’altro non ne ha voluto sapere e così si è inescato tutto l’iter procedurale.
Rafael Ramos però grida la sua innocenza e giura di non aver mai detto alcuna parola razzista nei confronti di Edenilson, che ha giocato in Italia con la maglia del Genoa. La parola incriminata sarebbe “scimmia”, ma il terzino del Corinthians ha giurato di non aver mai detto nulla del genere. In Brasile la storia ha creato parecchia polemica e ancora se ne sta parlando anche perchè non è proprio normale che un giocatore venga arrestato e condotto in prigione alla fine di una partita.