Bertolucci: “Wimbledon? Non condivido la decisione. Serviva una prova di forza”

Paolo Bertolucci in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Non sono d’accordo con il mancato boicottaggio. Noi abbiamo agito in maniera diversa”.

Non ci sarà nessun boicottaggio di Wimbledon da parte dei tennisti. Nonostante l’esclusione dei russi e dei bielorussi, il Grande Slam inglese si disputerà regolarmente anche se l’ATP è pronta ad eliminare i punti e mantenere solamente i premi in denaro.

Paolo Bertolucci
Paolo Bertolucci ai nostri microfoni sul mancato boicottaggio di Wimbledon © Ansa

Questo significa che i tennisti vanno in Inghilterra solamente per prendere i soldi – ha detto ai nostri microfoni l’ex tennista Paolo Bertolucci – se a loro va bene così non ci sono problemi, ma io non sono d’accordo. Noi abbiamo fatto un boicottaggio per un solo giocatore e a quei tempi non avevamo una lira. E siamo stati anche squalificati“.

La decisione spetta a loro e sicuramente va bene così – ha aggiunto – ma noi abbiamo agito in maniera diversa e fatto una prova di forza che è servita al movimento ATP per acquisire maggiore più potere“.

Bertolucci sul momento del tennis italiano: “I risultati sono positivi”

Bertolucci
Bertolucci ai nostri microfoni parla anche del momento del tennis italiano: ecco il suo pensiero © Ansa

Ai nostri microfoni Bertolucci si è soffermato anche sul momento del tennis italiani: “Abbiamo avuto due giocatori nei primi dieci del mondo. Ora Berrettini e Musetti sono stati costretti a fermarsi per infortuni, ma il movimento è valido e continua a dare giocatori di qualità“.

L’ex tennista ha parlato anche di Sonego e Sinner: “Lorenzo lo scorso anno ha raggiunto risultati fenomenali. Poi gli avversari ti conoscono e prendono le contromisure. Per lui il momento negativo è iniziato con la Coppa David e ancora non è riuscito a riprendersi. Sinner? Cambiare allenatore è normale, lo hanno fatto anche i più grandi. Io mi aspettavo che questo avvenisse tra qualche anno, ma se il giocatore ha sentito la necessità ed è convinto della scelta va bene così. Credo che sia un progetto biennale quindi tracciare un bilancio dopo quattro mesi condizionati anche da qualche infortunio è ridicolo. Alcuni miglioramenti si sono visti e altri arriveranno”.

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