MVP per il secondo anno di fila, un’impresa da parte del centro serbo dei Denver Nuggets. Durante il draft 2014 venne scelto (come 41esimo della lista) mentre andava in onda lo spot del noto fast food. Una pubblicità diventata virale grazie alla sua crescita nel basket americano.
“Voglio i soldi da Taco Bell ogni volta che se ne parla…”. Ci scherza su, Nikola Jokic. Ma la sua battuta è la chiara dimostrazione di quanto fosse sottovalutato nel 2014, anno del “suo” Draft NBA.
Il serbo venne chiamato come 41esima scelta. Talmente alto come numero da essere totalmente trascurato e mandato in onda durante la pubblicità di Taco Bell. Il suo nome venne scritto proprio nel momento in cui erano trasmesse le immagini del noto fast food invece che del palco allestito al Barclays Center di Brooklyn, New York, sede del Draft 2014 (quello con Wiggins, ora ai Golden State Warriors, eletto come prima scelta dai Cleveland Cavaliers). Jokic, diventato simbolo della franchigia di Denver, otto anni dopo festeggia il secondo anno di fila da MVP, cioè come miglior giocatore della regular season.
Jokic: “Merito una percentuale da Taco Bell”
Un riconoscimento incredibile che in pochi nel campionato di basket americano sono riusciti a centrare in carriera. Un’impresa già di per sé, figuriamoci per un giocatore europeo. Il centro dei Nuggets, una volta ottenuto il secondo premio consecutivo, ha ricordato i primi attimi in NBA con una battuta. “Speriamo di avere una percentuale da Taco Bell per tutta la pubblicità che gli sto facendo ogni volta che vinco un MVP”. Lavoro e impegno lo hanno portato sul gradino più alto, sopra a tutti gli altri fenomeni della palla a spicchi. Taco Bell, dall’altra parte, ringrazia il destino per essere stato associato alla sua chiamata. Il suo era un semplice nome durante lo spot. Nikolone , adesso, è diventato lui stesso lo spot migliore per l’intera NBA.