Un centrocampista del club parigino si è rifiutato di scendere in campo per non indossare la patch con i simboli arcobaleno
“Con i simboli arcobaleno io non gioco”. Nessun virgolettato e nessuna dichiarazione ufficiale, ma da quanto si apprende dalla Francia, uno dei calciatori del club più famoso e prestigioso della Ligue 1, il Paris Saint Germain, si è rifiutato di scendere in campo nell’ultimo week end con un simbolo speciale, che ricorda la lotta all’omofobia.
Si tratta di Idrissa Gana Gueye, centrocampista dei parigini. Il suo gesto, anzi, il suo rifiuto, sta provocando reazioni e polemiche. Sabato scorso, in occasione del match contro il Montpellier, si è rifiutato di indossare la maglia con la patch dell’arcobaleno simbolo dell’orgoglio Lgbt. Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’associazione per la lotta all’omofobia nello sport “Rosso Diretto”, che ha fatto sapere di attendere spiegazioni dal giocatore. Nell’ultimo weekend tutti i club francesi hanno indossato la patch arcobaleno.
Ma Gueye si è rifiutato: “L’omofobia non è un’opinione ma un reato. Lfp (lega calcio) e Psg devono chiedere a Gana Gueye di spiegarsi e molto rapidamente. E punirlo se necessario”, il tweet postato da ‘Rosso Diretto’. Ieri l’emittente francese RMC ha affermato che il centrocampista senegalese del Psg non ha giocato sabato contro il Montpellier per non dover indossare la maglia con il simbolo dell’orgoglio Lgbt, utilizzata dalle 20 squadre della Ligue 1 per le partite della 37/a giornata. Gana Gueye non era assente per motivi medici “ma per problemi personali”, aveva poi spiegato il tecnico dei parigini Mauricio Pochettino, precisando che il suo giocatore “non era infortunato”.
Gueye non è nuovo a scelte di questo tipo. Anche nella scorsa stagione, ha ricordato RMC, il 32enne senegalese non aveva giocato la partita del turno di campionato in cui tutte le squadre della Ligue 1 avevano utilizzato la maglia con il patch arcobaleno. Per ora sia la lega che il Psg non hanno voluto fare commenti sulla vicenda.