Una storia incredibile arriva dall’Austria: un locale per soli uomini offre stipendi incredibili. Ma nessuno si presenta. Ecco perchè
Qualche settimana fa il noto chef e conduttore televisivo Alessandro Borghese aveva lanciato la bomba: “I ragazzi non vogliono più lavorare. Lo scorso weekend siamo rimasti in due a cucinare, io e il mio socio. Io ho 45 anni, lui 47. Abbiamo avuto quattro defezioni dell’ultimo momento e nessuno disposto a sostituire”. E ancora: “Ragazzi e ragazze vogliono tenersi stretti i weekend“. Sembra incredibile, ma è tutto vero. La denuncia di Borghese è stata solo la prima di una lunga serie.
Sono tanti infatti gli imprenditori che lamentano la mancanza di personale: anche nei posti più incredibili. La storia che arriva dall’Austria è incredibile. Il responsabile di un club per soli adulti si è ritrovato senza personale. La colpa è delle mogli o delle fidanzate dei propri dipendenti che, spinte dalla gelosia, hanno obbligato i loro compagni a licenziarsi o a non accettare proposte di lavoro. Anche molto remunerative.
La denuncia arriva da Giacomo Fabris, il titolare del centro. “Dopo le chiusure dovute all’emergenza sanitaria e una ristrutturazione complessiva dell’ambiente – spiega Fabris – siamo pronti a riaprire l’’Andiamo’ il 28 maggio. Siamo alla ricerca di 15 persone tra addetti alla reception, baristi e cuochi. I dipendenti assunti per l’apertura sono già 15, ma ci servirebbero dalle 5 alle 7 in più persone per avviare bene le stagione, gli altri verrebbero assunti prima di luglio”.
I soldi ci sono. E anche tanti. Ma nonostante tutto, il personale scarseggia. “Siamo in regola con tutto il compenso naturalmente varia in base alle competenze. Si percepiscono 14 mensilità, partendo da 1.500 euro al mese netti“, precisa Fabris. Gli emonumenti variano a seconda del lavoro svolto: un addetto all’ingresso può prendere dai 1.500 ai 1.700 euro, “occupandosi di dare informazioni telefoniche quando chiamano i clienti, e dell’accoglienza degli stessi, spiegare come funzione l’ingresso giornaliero, fornire l’accappatoio, le ciabatte, l’asciugamano, il braccialetto, incassare il costo delle consumazioni extra. Serve conoscere l’italiano, l’inglese e il tedesco“. Anche i baristi guadagnano buone cifre: “si va dai 1.500 ai 1.600 euro in base all’esperienza e c’è anche un premio-produzione in funzione delle consumazioni e le capacità professionali, per cui con la provvigione si può arrivare a 2.200 o 2.300 in modo abbastanza costante”. Ci sono anche mansioni che permettono di superare i 2000 euro: “Un cuoco guadagna in media dai 2mila ai 2.400 euro, per il capo-cucina si arriva a 3mila“, puntualizza. Il titolare chiarisce che “si lavora di più chiaramente venerdì, sabato e domenica”, ma “si tratta di contratti da 40-42 ore settimanali, due giorni liberi alla settimana e un mese di ferie l’anno. Per un dipendente è un mezzo paradiso“.