Strage di Buffalo, la testimonianza a Notizie.com: “Eravamo tutti lì, rabbia e dolore”

Giovanni, cittadino romano, vive da anni a Buffalo e testimonia in esclusiva a Notizie.com cosa è accaduto a Buffalo

Il 18/enne Payton Gendron che arriva in macchina davanti al supermercato Tops, scende dalla macchina, imbraccia il fucile AR-15 e comincia a sparare a chiunque gli stia davanti, come se fosse un videogioco. Come se quelle dieci persone che ha ammazzato in pochi istanti non esistessero, non avessero un’anima e non avessero figli, madri, padri, sorelle, fratelli o nonni. Niente. Tutto così veloce, tutto così violento e pieno d’odio. Immagini che stanno facendo il giro del mondo e del web che lasciano sbigottiti e senza parole. Emozioni struggenti che hanno provato i cittadini di Buffalo che quel giorno si sono fermati all’istante appena hanno saputo quello che era successo e che stava succedendo. E poco importa se si era vicini o dall’altra parte della città. “L’atmosfera qui a Buffalo è indescrivibile, piena di rabbia e dolore. E’ incredibile come sia potuto accadere questa tragedia nella nostra città e in un quartiere con tanta storia e senso di appartenenza alla comunità”, ci racconta a Notizie.com Giovanni Cambareri direttore sportivo e allenatore della prima squadra del Lazio United, squadra che gioca nel “Buffalo District Soccer League“, una sorta di campionato di Lega nazionale Dilettanti. Una squadra che da quelle parti ha molto seguito ed è in qualche modo legata alla Lazio.

L'attentato
Una macchina della polizia di Buffalo davanti al supermercato della strage (foto Ansa)
Giovanni, romano ma ormai trapiantato a Buffalo da anni, non si dà pace così come lui tutte le persone che vivono lì e non riescono a capire come un ragazzo così giovane possa provare tanto odio nei confronti del prossimo. “Siamo tutti sconvolti – spiega Giovanni Cambareri – ed è difficile immaginare il dolore che stanno provando tutti coloro che sono stati colpiti direttamente da questa tragedia. Una cosa che c’è da dire dell’area di Buffalo, è che siamo resilienti, siamo una comunità molto unita e troveremo il modo di superare questa sciagura e andare avanti”

“Saremo tutti unirti e vicino per davvero ai famigliari delle vittime”. La commemorazione del Lazio United

La commemorazione
Il momento in cui, prima della partita, vengono ricordate le vittime con una preghiera (Foto Giovanni Cambereri)
Per Giovanni è un punto di non ritorno, ma allo stesso tempo un momento da cui ripartire. “Siamo tutti sconvolti, le autorità – spiega Giovanni Cambereri a Notizie.com – stanno mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle per capire come questo insensato atto di violenza sia avvenuto nella nostra Città. Il sospettato sia un giovane con tanti problemi alle spalle, che abbia viaggiato tre ore e mezza per raggiungere Buffalo. Questo individuo è un codardo pieno di odio che ha devastato anziani e persone indifese e ha frantumato la pace in questo meraviglioso quartiere durante un bellissimo sabato pomeriggio. Non concentriamoci sull’atroce atto di un vigliacco, ma rivolgiamo un pensiero a coloro che sono stati vittime di questa sfortuna e hanno perso la vita dei loro cari”.
Giovanni è il direttore sportivo e allenatore del Lazio United, una realtà che a Buffalo ha molto seguito e ogni dirigente e giocatore è rimasto segnato e colpito da questa tragedia. Prima della partita ufficiale di campionato, la squadra ha voluto commemorare le vittime: “Il gioco del calcio celebra il singolare amore che abbiamo per la bellezza e la vita. La “Lazio United FC” e’ un insieme di unità’ multiculturale che proviene da ogni angolo del globo. Nel nostro piccolo, grazie al nostro capitano Jim Dyckman, abbiamo trovato l’occasione per onorare le vittime di questa tragedia con un momento di rispetto, ricordando tutte le vittime con un minuto di silenzio, prima della partita”.

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