Brutto episodio di “localismo” nel corso delle Challenger Series in Australia: Caitlin Simmers è stata costretta a cambiare luogo di allenamento dopo essere stata pesantemente offesa da colleghi locali
Non è stata affatto una passeggiata la preparazione di Caitlin Simmers, 16enne surfista statunitense, per le Challengers Series attualmente in corso in Australia, precisamente a Casuarina (nella parte nord dello Stato insulare), di cui tra l’altro ha vinto la prima tappa. La ragazza, neanche maggiorenne, ha infatti vissuto sulla sua pelle un episodio di “localismo”, un problema molto frequente nel mondo del surf, una sorta di discriminazione nei confronti degli atleti provenienti da altre nazioni da parte di quelli del posto.
Per quanto riguarda l’episodio specifico, raccontato dal portale StabMag, questo è avvenuto il mese scorso, mentre Caitlin si stava allenando per prepararsi in vista dell’appuntamento ufficiale.
La ragazza era in attesa di prendere un’onda, aspettando normalmente il suo turno e lasciando ai surfisti locali la precedenza. Poi, quando è toccato a lei, ha iniziato a surfare ed è andata a sbattere su un 50enne locale sulla sua tavola, che però non aveva rispettato la precedenza. Nonostante questo, la ragazza ha chiesto immediatamente scusa, trovandosi però di fronte una persona non propensa al dialogo pacifico, come si può evincere dagli insulti riportati: “Vai a casa. Vai a casa put***a dai capelli rossi, puoi prendere la tua Red Bull e ficcartela su per il c**o“. Delle parole pesanti, che hanno colpito profondamente Caitlin Simmers, tanto che ha deciso di trasferirsi nel sud dell’Australia per proseguire i suoi allenamenti. Una mossa che in ogni caso non l’ha abbattuta e soprattutto non le ha impedito di vincere la prima tappa del torneo australiano.