Ucraina, una giovane coppia ha perso la vita nell’acciaieria Azovstal: da pochi mesi erano diventati genitori. Il loro bambino è rimasto orfano
Sono tantissime le storie che stanno arrivando dall’Ucraina che riguardano donne, uomini e soprattutto bambini che sono rimasti uccisi sotto i missili e le bombe lanciate dalle forze russe. Una guerra che non avrebbero mai voluto e che, soprattutto, non si sarebbero mai aspettati di combattere. L’ultima, che arriva direttamente dall’acciaieria Azovstal, fa venire davvero i brividi se si pensa che un piccolo bambino è rimasto senza il suo papà e nemmeno senza la sua mamma.
Una giovane coppia quella formata da Vitaly e Alla Taranov. I due erano diventati genitori solamente pochi mesi fa e si erano sposati nell’acciaieria. Sì, proprio nel luogo in cui i russi stanno continuano ad attaccare e bombardare senza alcuna pietà. I due hanno perso la vita a distanza di poche settimana l’uno dall’altra. A rendere nota questa assurda e triste storia è stato il comandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar.
Mariupol, coppia muore ad Azovstal nel giro di poche settimane
Proprio in occasione della Giornata mondiale della famiglia del 15 maggio, e rilanciata su Telegram dal Comune di Mariupol. Il primo a morire è stato l’uomo lo scorso 15 aprile durante un combattimento. La donna, invece, meno di un mese più tardi: l’8 maggio è rimasta uccisa in un bombardamento aereo russo. Palamar li ha descritti come due eroi del paese ed una famiglia di difensori. Si erano sposati ad Azov.
Dal frutto del loro amore è nato un bambino che adesso non potrà contare sui loro genitori che non ci sono più. La donna era una parrucchiera, mentre lui era un funzionario delle Finanze. Nel frattempo la guerra continua anche nell’acciaieria ad Azovstal: “Questa storia parla di una sola famiglia. Ma qui dentro ne sono nate tante altre, qui sono nate tante famiglie“. In conclusione Palamar ci ha tenuto a ribadire che questi giovani e molte altre persone stanno combattendo e morendo per difendere il proprio paese.