Ami cucinare il cavolfiore ma non vuoi che il suo odore rimanga in cucina? Ecco come fare per evitare il disagio
Le verdure dovrebbero accompagnare una sana alimentazione durante tutto l’anno, ma soprattutto in estate questo tipo di cibi fanno al caso nostro e finiscono tra i preferiti di numerose persone, anche le meno avvezze a fare le diete. Con l’arrivo del caldo i ricchi pasti lasciano spazio ad un pranzo o ad una cena più leggeri, inoltre mettersi ai fornelli con le temperature alte non è piacevole ed infine anche il fisico, soprattutto nei mesi estivi, vuole fare la sua figura: tutti alleati che portano ad optare per la verdura.
Tutti motivi quindi per i quali le verdure vengono scelte con frequenza. Alcune però, seppur appetitose, spesso vengono utilizzate poco per via dei problemi legati alla cucina. O perchè non sono facili da lavorare o anche perché il loro odore può rimanere in casa per diverso tempo. Un esempio piò essere quello del cavolfiore, che è costituito dal 90% di acqua, quindi utile anche per le varie diete equilibrate, ma il cui odore più risultare eccessivo.
Cavolfiore, come preparalo senza che lasci odori
La verdura in questione può essere cucinata in quasi tutti i modi: che sia bollito, fritto, arrostito, cotto al vapore o crudo il cavolfiore resta sempre un alleato. E tutte queste modalità di lavorazione lo renderebbero anche piuttosto appetibile, se non fosse per il ‘piccolo problema’ che porta con sé.
CavolfioreLa bollitura, sottolinea ilgiornalebg.it, resta il metodo di preparazione più gettonato, ma spesso evidenzia il problema dell’odore a cui facevamo riferimento. Come limitare quindi questo disagio? Visto che quando viene cotto il profumo che emette non è così gradevole, è possibile ridurlo seguendo semplici istruzioni. Il segreto sta nel limitare l’incidenza del cattivo odore utilizzando elementi naturali che si possono aggiungere durante la cottura come una foglia di alloro, un cucchiaio di latte o un po’ di aceto bianco. Anche un pezzo di pane imbevuto di succo di limone, aceto o caffè può essere un buon rimedio; purché quindi si parli di un altro aroma forte in grado di contrastare quello del cavolfiore.