Vertice centrodestra, presenti Meloni e La Russa: Berlusconi soddisfatto

Giorgia Meloni e Ignazio La Russa sono giunti ad Arcore per il vertice di centrodestra: si cerca una strada per ricucire, c’è anche Salvini.

Lo strappo potrebbe a breve essere ricucito, e l’incontro di oggi è di certo un segnale positivo. Durante l’aperitivo a Villa San Martino si è discusso del futuro del centrodestra, con i maggiori esponenti presenti al tavolo.

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Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni (foto Ansa)

Il primo a lasciare Arcore è stato Matteo Salvini per raggiungere Roma, ma l’incontro, al quale era presente anche Giorgia Meloni accompagnata da Ignazio La Russa, era già iniziato da circa due ore. “La definisco un’ottima giornata – ha affermato Berlusconi ai cronisti al termine del vertice – era da tempo che non ci sedevamo ad un tavolo per i tanti impegni che hanno i leader del partito”. 

In effetti un vero e proprio dialogo a tre fra i maggiori esponenti del centrodestra mancava da gennaio. Da quei giorni in cui la rielezione di Mattarella generò una frattura tangibile con tanto di annunci. A giudicare dalle parole di Berlusconi però, qualcosa sarebbe cambiato. 

Berlusconi fa un bilancio del vertice di centrodestra

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Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, invita i giornalisti al termine del vertice  (Ansafoto)

“Siamo uniti – ha affermato Berlusconi – e solo un pazzo manderebbe all’aria la coalizione”. Parole riportate dall’Ansa, che aggiunge anche le considerazioni del Cavaliere e cosa è venuto fuori in vista delle amministrative. Il leader di Forza Italia ha parlato di unità, di necessità anche dettata dalla volontà di non fare un assist al centrosinistra. “Così com’è il centrodestra funziona – ha chiarito Berlusconi – la coalizione va avanti spedita”.

Ecco quindi il programma in vista delle amministrative. “Su 21 città abbiamo trovato l’accordo – ammette il Cavaliere -, su altre 5 di sicuro lo faremo agli eventuali ballottaggi e questo è l’impegno di coloro i quali erano seduti al tavolo”. 

Non arrivano però ancora le impressioni degli altri leader, che potrebbero certificare un passaggio importante nel centrodestra, forse giunto alla svolta e pronto a ricompattarsi dopo mesi di silenzi e qualche accusa diretta.

 

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