L’ex presidente dell’Inter ha vinto tutto quello che c’era da vincere per domenica è convinto: “Sembra una frase banale, ma nel calcio tutto è davvero possibile”
Un ex presidente di un calcio che non c’è più o meglio che si è evoluto. Ma è un ex dirigente che non è mai stato dimenticato, né lui ha dimenticato la sua squadra del cuore. E’ sempre presente a San Siro, difficilmente diserta una gara casalinga della “sua” Inter e non meno di ventiquattrore fa è stato anche il suo compleanno, 77 anni portati in maniera incredibile e meravigliosa. Nonostante gli impegni di lavoro, la testa è sempre lì, anche se mancano ancora tante ore all’ultima sfida, quella che deve decretare lo scudetto. Stavolta l’avversario è il Milan, è davanti, ma per Massimo Moratti non è detta l’ultima parola.
Lui di scudetti ne ha vinti tanti, alcuni al cardiopalma all’ultima giornata. Stavolta è difficile e complicata, forse più di altre volte, ma l’ex presidente ha una sensazione, dettata più dall’esperienza che dal cuore. Notizie.com l’ha intercettato al volo e Massimo Moratti, da persona distinta ed elegante qual è, è stato al gioco e ci ha risposto. “Lo scudetto? Devo dire che è tosta, ma nel calcio tutto è possibile, i miracoli possono sempre accadere. Quello che appare scontato e deciso, poi si ribalta in un attimo, è successo anche a noi diverse volte, anche se sono più le volte in cui è andata bene“, spiega con consapevolezza e sicurezza l’ex presidente dell’Inter.
Per Massimo Moratti conta l’emozione e vivere la giornata, se andrà bene sarà da incorniciare, al contrario verrà archiviata e dimenticata, come lo faranno tutti i tifosi che siano dell’Inter o del Milan se la storia andrà male. Ma Per l’ex presidente c’è ancora qualcosa da vedere e gustare. L’attesa è snervante, ma anche bella.
“Sono due grandi squadre, hanno fatto un bel campionato – spiega Moratti a Notizie.com – certo per noi non è semplice, ma io ci credo ancora che abbiamo la possibilità di vincere lo scudetto. Manca una partita dove tutto può succedere e nel calcio, può sembrare una franse banale ma è vera, tutto è possibile. A Perugia arrivò il diluvio, noi vivemmo il 5 maggio e chissà se magari per loro il 22 maggio non diventi un loro 5 maggio. Tutto può succedere, vediamo e speriamo”