Nonostante sia uno degli sportivi più pagati al mondo, un suo ex compagno racconta la vera natura del fenomeno dei Lakers.
Non è abituato a finire la stagione così in anticipo. Un’annata storta può capitare a tutti, anche se quando si tratta dei Los Angeles Lakers è difficile da accettare. Ancor di più per un fuoriclasse come LeBron James, che ha dovuto rinunciare a partecipare ai playoff con la sua franchigia. Gli infortuni di Anthony Davis e il rendimento troppo altalenante di Russell Westbrook hanno condannato i gialloviola a una stagione del tutto anonima.
The King è costretto ad assistere alla fase finale del campionato Nba dal divano di casa. Chissà chi paga l’abbonamento via cavo. Stando a un recente racconto di un suo ex compagno di squadra, infatti, LeBron James sarebbe molto attento ai consumi. Nonostante l’abbigliamento molto appariscente e un temperamento assai esuberante, non si può certo parlare di uno che sperpera il suo patrimonio.
L’aneddoto che ha incuriosito gli appassionati di Nba lo ha tirato fuori dal cilindro Kevin Love. In una recente intervista rilasciata a Bleacher Report, l’ex compagno ai tempi di Cleveland ha definito The King un tipo “frugale“. E per spiegare meglio a cosa si riferisse, ha raccontato un episodio abbastanza indicativo del suo modo di comportarsi.
“Dall’aeroporto all’hotel, dalla sua stanza fino all’arena: non usa i dati del telefono e chiede sempre la password del wi-fi“, rivela Love. “È maniacale anche in questo e non capisco come non faccia a rilassarsi. Magari sarà anche utile per la tua salute mentale staccarti qualche minuto da cellulare, ma stiamo parlando semplicemente di roaming…“. Ecco come ha fatto LeBron a costruire un impero legato al suo nome.