“Putin isolato? La Russia guadagnerà le stesse cifre, vendendo la metà del gas”

Matteo Giusti di Limes, in esclusiva: “L’Italia pensa di sostituire il gas russo con quello Africano? Non è fattibile. Ecco perchè”

Il sesto pacchetto di sanzioni che l’Unione Europea voleva infliggere alla Russia, sono ancora bloccate. Il diniego dell’Ungheria di Orban e alcune riflessioni fatte da diversi economi europei, hanno portato ad una situazione di stallo. Cosa succederà? L’Europa riuscirà ad isolare Putin e la Russia? E l’Italia che partita sta giocando? Ecco il pensiero di Matteo Giusti, analista politico e giornalista di Limes, rivista di geopolitica italiana.

Putin guadagna anche se riduce la vendita di gas – Ansa –

Per Giusti, “la situazione è molto complicata. Per l’ennesima volta si è capito che non esiste un’unità nell’Unione Europea. Orban è la punta di diamante di questa resistenza nel sanzionare pesantemente la Russia e nel comprendere che attaccare la Russia sul petrolio era complicato e poco raggiungibile. Ma ci sono tanti altri interpreti che la pensano allo stesso modo, ma non si possono esporre così tanto. Il Ministro del Commercio tedesco ha fatto capire che le sanzioni sul gas non sono attuabili e nell’ultima analisi fatta dall’Unione Europea c’è addirittura un capitolo intero dedicato all’Italia”.

Che situazione vive il nostro Paese?
“Si è puntualizzato che la crescita dell’economia italiana è legata all’arrivo del gas russo. Non è fattibile pensare che i Paesi che dipendono in questo modo dal gas di Putin, possano andare avanti senza. E poi va aggiunto un aspetto. Il tentativo di sdoganarsi dal gas russo attingendo all’Africa, è semplicemente un piano d’azione. Una dichiarazione di intenti”.

Cioè non è fattibile?
“Pensate al viaggio di Draghi in Algeria e alla promessa di aumentare di nove miliardi di metri cubi la fornitura di gas. Bene, ora sappiate che la scorsa settimana il Ministro degli Esteri russo ha visitato l’Algeria e ha festeggiato i sessanta anni di collaborazione politica ed economica tra i due Stati. Ora vi chiedo, secondo voi l’Algeria, che ha rapporti così forti ed intensi con la Russia, farà un accordo commerciale con gli Stati Europei che possono danneggiare Mosca? L’Algeria aumenterà, di poco, il gettito del gas, ma senza voler fare un torto alla Russia, che in  cambio continuerà a garantire protezione geopolitica all’Algeria, nella guerra con il Marocco”.

Putin
Il leader russo Putin – Ansa –

Pensare di eliminare totalmente il gas russo è fattibile?
“Siamo in ritardo di venti anni. Noi abbiamo basato tutto il nostro approvvigionamento, o la stragrande maggioranza, sulla Russia. Loro e altri Stati, tra cui la Cina, sono andati alla fonte di chi potrebbe prendere il loro posto, trovando accordi economici importanti. Poi aggiungiamo che l’Opec, organizzazione della quale la Russia è un membro importante, ha più o meno velatamente minacciato l’Europa di non sanzionare Mosca sul gas e sul petrolio e il principe erede al trono dell’Arabia Saudita ha fatto pubblicamente i complimenti a Putin per la parata del nove maggio, confermando che i rapporti tra l’Arabia Saudita e la Russia sono sempre più forti. Pensare alla Russia come ad una nazione isolata è un errore geopolitico incredibile. Non c’è solo la Cina al fianco di Putin: c’è anche l’Opec, ci sono tanti stati Africani, c’è l’India e il Pakistan, che nonostante qualche ripensamento, è ancora più dalla parte russa che con la Nato”.

Orban quindi potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di Presidenti che trovano infruttuoso per il proprio Stato continuare con le sanzioni?
“Orban è il cavallo di troia che può sbaragliare le carte, ma non è il solo a pensarla così. Se riducessimo il petrolio e il gas russo, ma l’Opec, come ha confermato, non aumenterà il gettito sul mercato, il prezzo aumenterà così tanto che la Russia guadagnerà la stessa cifra vendendo la metà del suo gas. Non la colpiremo dal punto di vista economico, ma andremo a colpire le nostre aziende che hanno bisogno di energia, come hanno ribadito più volte alcuni ministri europei. Su tutti quello tedesco”

 

 

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