Il Presidente della Lega calcio si mostra preoccupato per la difficile situazione del mondo, che si riflette anche sul calcio
Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, nel suo intervento al forum del Corriere dello Sport ‘il calcio che l’Italia si merita‘, ha fatto il punto sulla stato del calcio in Italia. Da una parte si mostra preoccupato sulla situazione contingente che vive anche il paese, dall’altra però ha fiducia nel livello del nostro calcio, che resta comunque competitivo.
“Soffermandoci sui problemi economici del calcio: la situazione è drammatica. L’accoppiata pandemia e conflitto in Ucraina ha determinato un crollo dei ricavi a fronte di costi sempre più alti”, ha spiegato il numero uno della Lega, che si è poi soffermato sulla qualità della Serie A affermando che “lo spettacolo è l’elemento primario e non credo sia così basso come si dice, vista anche la finale di Coppa Italia. In questo modo di ragionare vedo molto italianismo, si tende sempre a dire che vada tutto male. Poi è chiaro che rispetto al passato il livello si è abbassato”
Per far ripartire l’azienda calcio sono tanti i problemi da affrontare, ma due su tutti, da anni, dovrebbero essere risolti con urgenza: riprendersi i giovani e costruire nuovi impianti per il calcio: “Bambini e bambine vogliono giocare a calcio, lo fanno, crescono, diventano forti e poi si fermano. Su questo dobbiamo lavorare e sugli stadi italiani. I nostri impianti non sono accettabili per il livello delle nostre squadre di A” ha affermato Casini.
“La BBC è venuta a intervistarci perché erano anni che non si vedeva un campionato così combattuto. Ci vedo un po’ di italianismo, nel dire che va tutto male. Il livello non è lo stesso degli anni ’90, ma non è crollato” ribatte così il Presidente di Lega alle critiche piovute sul livello del calcio italiano, a detta di molti più basso di altri campionati europei, “Lo spettacolo è l’elemento primario e io non credo sia così basso come si dice vista anche la finale di Coppa Italia”.
Tra i temi che sono stati discussi durante l’incontro c’è anche quello dei playoff in Serie A, che ogni tanto tornano ad essere proposti come possibile soluzione ad uno spettacolo, magari non più apprezzato come prima dai tifosi “ci si potrà ragionare più avanti. Con tutti i problemi che abbiamo in ballo, non è la priorità. Hanno pro e contro. Il pro è la spettacolarizzazione e un contro riguarderebbe la regular season. Sono cose che vanno costruite anche culturalmente”